Gruppo Unicredit: intervista ai coordinatori territoriali del Lazio

Di Raffaele Italiano – Roma 22 Luglio 2021

Uno dei quadri storici del gruppo UniCredit, Marco Russo, non è più in servizio attivo dal 1° luglio, avendo aderito all’esodo volontario incentivato derivante dallo specifico accordo sindacale firmato dalle OO.SS. del Gruppo Unicredit. La squadra dei Coordinatori Territoriali UILCA del Lazio del Gruppo UniCredit si è rinnovata, con l’ingresso di Cesare Francini (componente del gruppo Progetto Futuro), che va ad affiancare due quadri storici come Massimo Alfieri ed Elena Austini, che riveste anche il ruolo di Portavoce.
Abbiamo incontrato i CT UniCredit e posto loro alcune domande:

Elena, Unicredit è uno dei principali gruppi finanziari europei, la seconda banca in Italia nonché storicamente la banca leader nel Lazio, quale è il suo “stato di salute”?

Unicredit è una banca solida ed importante nel panorama italiano ed europeo.

Nel Lazio, grazie alla confluenza di diverse entità bancarie, è stata leader e, forse, lo è tutt’ora ma, per quanto ancora?

Un recente lavoro della Uilca, svolto dal Dipartimento NTS (cfr Nuove Tecnologie e Statistiche) Lazio evidenzia un depauperamento, un vero e proprio impoverimento, del nostro territorio che addirittura raggiunge una percentuale molto alta rispetto a quella nazionale.

Si sono chiusi sportelli bancari, perdendo così tantissimi posti di lavoro e creando altresì difficoltà alla comunità intera (si pensi ai paesini ove, ora, l’agenzia più vicina è magari a circa 30/50 Km!); gli esodi hanno portato ad una carenza di personale in rete non più ammissibile, visto anche che le lavoratrici e i lavoratori non hanno a loro supporto neppure sistemi informatici atti a snellire e migliorare il lavoro stesso.

In antitesi a tutto ciò si riscontra una notevole crescita, nel Lazio, sia su depositi che su impieghi, considerato il periodo che stiamo vivendo (carenza di organici, difficoltà procedurali e purtroppo aumento dei provvedimenti disciplinari).

L’esperienza mi insegna, e ne sono convinta, che grazie alla dedizione di tutti riusciremo a migliorare il nostro luogo di lavoro, a rafforzare il Gruppo e a far tornare Unicredit al ruolo che aveva storicamente quale Banca fondamentale per il Paese tutto e per il Lazio in primis, soprattutto ora che il nuovo AD vuole dare nuova dignità e nuovo valore al territorio, riportando il “perimetro Italia” ad essere il punto cardine.

Massimo, che impatto ha avuto nel gruppo e nel Lazio il passaggio dall’era Mustier alla gestione Orcel?

Allo stato attuale l’impatto della gestione Orcel sul territorio è ancora neutro. Infatti il nuovo AD non ha ancora varato un piano di riorganizzazione e la sua presenza tra i lavoratori ed i clienti si limita a dichiarazioni di intenti. Dichiarazioni importanti, per carità, alcune anche molto vincolanti se pensiamo alla recente gestione del personale, però non mi sento di sbilanciarmi e penso sia il caso di dare un giudizio compiuto solo quando avremo qualche dato di fatto in più.

Ad oggi l’unica decisione ufficiale riguarda la nuova perimetrazione del gruppo Unicredit con la struttura di Unicredit Italia, con una sua autonomia gestionale e con a capo Niccolò Ubertalli. Anche quest’ultimo recentemente ha rilasciato dichiarazioni importanti ai sindacati circa l’esigenza di “rimpolpare la rete” e di limitare la caccia alle streghe verso i colleghi che sbagliano in buona fede. Tutte dichiarazioni che accettiamo di buon grado, e ci mancherebbe altrimenti, ma che vogliamo vedere scaricate a terra. Abbiamo un vissuto doloroso di tanti manager che hanno rilasciato dichiarazioni in pompa magna ma che poi, nei fatti, sono rimaste lettere morte. Non dico che accadrà nuovamente, anzi spero vivamente di no, ma ora è d’obbligo la prudenza nel concedere la fiducia.

Cesare, che tipo di contributo pensi di poter fornire come Coordinatore Territoriale?

Essendo un ruolo che ho avuto modo di ricoprire anni fa in Lombardia, posso dire di conoscere le dinamiche intersindacali e la necessità di essere efficaci nella sintesi unitaria (cosa assai impegnativa), per rappresentare al meglio tutte le istanze delle lavoratrici e dei lavoratori, in stretto raccordo con le RSA del territorio (Unicredit si è organizzata in sette cosiddette “Region” commerciali e quella di nostra competenza, la Region Centro Italia, comprende le regioni Lazio, Abruzzo, Molise e Sardegna).

Personalmente cercherò di mettermi a disposizione con un forte spirito di squadra collaborativo, che ritengo sia l’unico modo di affrontare le prossime sfide sindacali del nostro Gruppo Bancario e della nostra categoria. Sono certo che in UILCA queste caratteristiche siano elementi di valore assoluto!

Elena, Massimo e Cesare, ognuno di voi proviene da una esperienza diversa, come è l’affiatamento tra voi e nella Uilca UniCredit di Roma e del Lazio?

Elena: Amo particolarmente la società dei lupi. I lupi vivono in connessione tra loro formando così il branco. Giocano, si aiutano, si confortano. Ognuno di loro ha un ruolo che svolge al meglio delle sue possibilità per la sua sopravvivenza ma, soprattutto per la sopravvivenza del branco. Ogni lupo infatti sa bene che non può esistere senza branco e il branco sa bene che non può esistere senza ogni singolo lupo. Questi siamo noi, questa sono io.

Massimo: L’affiatamento c’è eccome! Sia con Elena che con Cesare abbiamo iniziato a lavorare in sintonia sin dal primo giorno. Questo accade facilmente qui in Uilca, perchè tutti noi sappiamo perfettamente che il nostro è un sindacato che valorizza le differenze, in quanto composto da dirigenti che provengono dalle realtà più disparate. Ma questo non è un limite, tutt’altro. Da sempre, in Uilca, le differenze sono un sinonimo di ricchezza, e per farle fruttare bisogna semplicemente utilizzare umiltà ed intelligenza. Tutto ciò Elena, Cesare ed io lo abbiamo capito da molto tempo e ci regoliamo di conseguenza.

Cesare: Si dice che “il buongiorno si vede dal mattino”!

Con Elena e Massimo si è instaurato un rapporto di leale e fattiva collaborazione, nell’unico interesse di chi rappresentiamo e della nostra Organizzazione. Dato che, la Rappresentanza da un lato e la fiducia delle figure di sintesi in UILCA dall’altro sono la faccia della stessa medaglia, valorizzare le competenze di ciascuno/a al servizio di un obiettivo comune è la chiave per agire efficacemente e direi pure degnamente il nostro ruolo sindacale.

Ringraziamo e auguriamo buon lavoro ad Elena, Massimo e Cesare. A lui, in particolare, un in bocca al lupo per il nuovo incarico da tutti noi di Progetto Futuro.