QUADERNI DI LAVORO: IL PROSELITISMO NELLA REGIONE LAZIO.

Roma, 14/09/2022
In data 7 settembre 2022 si è tenuto, presso la sede della Segreteria regionale UILCA, alla presenza del Responsabile del Dipartimento Proselitismo UILCA Nazionale, Gino Sammarco, il primo incontro organizzato dall’ufficio studi UILCA di Roma e del Lazio, in collaborazione con il Dipartimento Comunicazione e l’Ufficio Proselitismo, nell’ambito del ciclo di seminari “Quaderni di lavoro”.
L’incontro ha avuto ad oggetto una tematica di grande rilievo per l’attività dei quadri sindacali: “Il Proselitismo nella Regione Lazio” ed è stato declinato, in particolare, con riferimento alle esperienze registrate nelle grandi banche e nelle BCC.
Ad aprire i lavori, Angela Scerbo, responsabile dell’ ufficio studi UILCA di Roma e del Lazio, con una breve introduzione su un modello di progetto per la crescita sul territorio.
Nel suo intervento, il segretario generale della UILCA di Roma e del Lazio, Sergio Ianniello, ha sottolineato l’importanza di confrontare le diverse esperienze acquisite sul campo in tema di proselitismo, al fine di ragionare più compiutamente sulla costruzione di un modello efficace in materia di processi organizzativi e comunicativi.
I lavori sono proseguiti con l’intervento di Arianna Lana, responsabile dell’ufficio proselitismo regionale, che ha presentato gli elementi di analisi (buone prassi e criticità) relativi ad alcuni aspetti prevalentemente operativi che impattano quotidianamente nelle attività delle Rsa.
Al dibattito hanno partecipato Roberto Malagodi (Segr. Gen. aggiunto della UILCA di Roma e Lazio, delega ISP), Alessandra Piccoli (Segr. org. Roma e Lazio, delega BNL), Marco Pasini (Segr. Roma e Lazio, delega Unicredit), Andrea D’Orazio (Segr. Resp. Coord. gruppo BNL), Paolo Crielesi (Segr. Resp. Coord. Gruppo BCC).
I segretari, nel corso dei loro interventi, hanno evidenziato la necessità di un impegno costante volto a condividere e progettare iniziative di proselitismo, anche mediante una disamina delle best practice.
“Sono molto lieto di aver partecipato a questa iniziativa. Il proselitismo è un tema importante per la UILCA, e come Dipartimento Nazionale stiamo lavorando per sviluppare le capacità di crescita dell’organizzazione creando sinergie tra il Dipartimento Nazionale e i referenti territoriali e di gruppo”. Queste le parole di Gino Sammarco, Responsabile del Dipartimento Proselitismo UILCA Nazionale, che ha chiuso i lavori esprimendo la volontà di essere coinvolto anche negli ulteriori stage del progetto.

INTERVISTA A GIOVANNA RICCI – SEGRETARIA NAZIONALE UILCA

di Raffaele Italiano – Roma, 15/04/2022
Continuano le nostre interviste volte a far conoscere e raccontare le storie dei dirigenti sindacali della UILCA. Donne e uomini che attraverso impegno, passione, entusiasmo, spirito di abnegazione, portano avanti la loro attività sindacale sempre con un obiettivo chiaro in mente: quello di essere “da una sola parte, dalla parte dei lavoratori”.
Intervistiamo oggi Giovanna Ricci, Segretaria Nazionale UILCA con delega per il settore della Riscossione. Giovanna, in questa intervista, oltre a raccontarci di sé, ci aiuterà a comprendere meglio quali cambiamenti ha determinato l’introduzione dello smartworking e come il “distanziamento sociale” ha cambiato, anche, il modo di fare sindacato.
Insieme a lei proveremo ad immaginare quali potrebbero essere gli scenari futuri per le lavoratrici ed i lavoratori del comparto Esattoriale, a seguito della legge delega sulla “riforma fiscale”.
– Giovanna, come e perché nasce il tuo interesse verso il mondo sindacale?
Ho iniziato a fare sindacato, quasi per caso, trascinata dall’entusiasmo e dalla professionalità dei colleghi della Uilca che gestirono il passaggio epocale dell’esattoria dalla gestione bancaria a quella a partecipazione pubblica. Il mio primo vero incarico fu quello, nell’autunno del 2006, di componente della segreteria del coordinamento di Equitalia Gerit SpA, l’anno successivo ne divenni segretario responsabile. Da lì è partito il mio percorso nel mondo sindacale attraverso impegni e trattative sempre diverse che mi hanno portata a ricoprire incarichi sempre più impegnativi fino ad arrivare alla segreteria nazionale. Quello che mi ha sempre caratterizzata è la voglia di ascoltare e dialogare con le lavoratrici ed i lavoratori, la mia indole di RSA continua ad accompagnarmi anche oggi e questo mi permette di continuare ad avere una visione più completa delle esigenze dei nostri iscritti. Con tutti gli impegni che si sovrappongono non è facile, ma quando possibile, partecipo volentieri alle assemblee degli iscritti per confrontarmi, ascoltare le loro esigenze e sentire le loro riflessioni. La nostra è un’attività che si fa solo se si ama, perché ti impegna costantemente, quando però si riesce a risolvere un problema che sia dell’intera categoria o anche solo del singolo lavoratore, la soddisfazione ed il benessere che si prova vince ogni stanchezza e dà la voglia di fare ancora di più!
– Il COVID ha cambiato il mondo: cosa è stato necessario fare per continuare ad essere vicino alle lavoratrici e ai lavoratori?
Il Covid ha veramente cambiato il mondo, ed ha cambiato ciascuno di noi, nessuno oggi è lo stesso di prima di marzo del 2020.
Venendo a mancare il contatto, la possibilità di un confronto dal vivo, necessario in qualsiasi relazione per potersi meglio intendere, abbiamo tutti dovuto cambiare il nostro modo di agire, di relazionarci; anche il Sindacato si è dovuto adattare ed adeguare.
In questi due anni, come tutti, abbiamo imparato ad utilizzare le videoconferenze per raggiungere i colleghi che erano in smartworking emergenziale, cercando comunque di poter dialogare con loro: un modo puntuale, per spiegare i protocollo e gli accordi sottoscritti. Occorre, tuttavia, ammettere che la capacità comunicativa, in parte, perde forza se si ricorre allo strumento informatico, perché le sensazioni e le percezioni che si hanno durante gli incontri in presenza, le sfumature delle parole piuttosto che i toni della voce o gli sguardi, sono molto più difficili da cogliere durante una videoconferenza e di solito, occorre una sensibilità particolare e molta più attenzione per comprendere in che modo sia stato percepito il concetto di cui si è parlato.
Il distanziamento sociale che ha caratterizzato questi ultimi due anni, ha, però, determinato un accelerazione verso quel processo di digitalizzazione di cui il nostro Paese era decisamente carente e di cui aveva, nel contempo, un estremo bisogno per poter continuare a stare al passo con i tempi. L’emergenza Covid ha portato ad un utilizzo diffuso di strumenti quali il lavoro agile, prima presente solo in alcuni settori di nicchia, e non certo utilizzato su larga scala dalle aziende o dalle imprese.
Abbiamo assistito ad una evoluzione della comunicazione, l’interazione su piattaforma digitale oggi è una realtà diffusa e alla portata di tutti. Per quanto indubbi siano i vantaggi da essa scaturiti, continuo, comunque, a preferire una comunicazione in presenza fatta di strette di mano e di occhi negli occhi.
– L’introduzione dello smartworking e la riforma fiscale, due fattori che stanno interessando in modo forte anche il comparto esattoriale, quale dovrà essere il ruolo del sindacato rispetto tali cambiamenti?
La pandemia ha cambiato l’approccio delle aziende rispetto al lavoro agile, visto. fino a due anni fa. in maniera molto scettica in quasi tutte le realtà lavorative e comunque molto poco utilizzato. Anche nel mondo esattoriale questa modalità non era diffusa, anzi solo con il rinnovo del CCNL del 2018 è stato previsto il “work life bilance “ e nel 2019 stipulato in AdER, Agenzia delle Entrate Riscossione, un accordo sperimentale per il lavoro agile che vedeva il coinvolgimento di, soli, 150 colleghi. Il periodo emergenziale ha dimostrato, nei fatti, la possibilità di effettuare molte lavorazioni anche da remoto, anche “stando a casa”. Tuttavia bisogna ammettere che quello svolto durante la fase pandemica non è stato tanto smartworking quanto lavoro da remoto per mettere in sicurezza il personale e ridurre al massimo le situazioni di disagio e di rischio. Una volta finito il periodo emergenziale il sindacato ha cercato di strutturare lo smartworking come modalità lavorativa che potesse dare la possibilità alla più ampia platea possibile di lavoratori di poter conciliare vita e lavoro dando, comunque, prevalenza al lavoro in presenza e cercando di tutelare al meglio i colleghi coinvolti in questa nuova operatività. L’accordo (che ha validità di un anno rinnovabile) è andato ad introdurre e normare lo smart working vero e proprio e lo ha regolamentato ponendo un ulteriore tassello sul percorso intrapreso con l’accordo per la sperimentazione del 2019.
Il sindacato continuerà ad insistere affinché le aziende della riscossione siamo sempre più aperte e disponibili anche verso lo smartworking che, se opportunamente regolamentato, è una modalità valida per svolgere la propria attività lavorativa.
Riguardo alla legge delega sulla riforma fiscale che, ancora una volta vede coinvolte sia le attività che gli addetti al settore della riscossione, quella che è la visione del Sindacato la Uilca l’ha spiegata, unitariamente alle altre OO.SS., molto chiaramente ai presidenti delle Commissioni Finanze di Camera e Senato ed anche al Direttore dell’Ente nell’ultimo incontro avuto in occasione della approvazione in CdM della delega fiscale: NON CONDIVIDIAMO IL PROGETTO DI INCORPORARE L’ADER IN ADE poiché siamo convinti dell’utilità di restare soggetto terzo tra ente impositore e contribuente. Tuttavia come Uilca pensiamo che, anche laddove la politica ed il Governo dovessero insistere portando avanti la loro idea, ciò non dovrà assolutamente penalizzare sotto il profilo economico, giuridico, professionale e previdenziale nè l’attuale status dei dipendenti nè le loro prospettive future. In questo senso monitoriamo costantemente i lavori parlamentari e continuiamo a sensibilizzare tutti gli attori sia politici che istituzionali.
Ringraziamo Giovanna per la sua sempre preziosa partecipazione.
INTERVISTA A BIANCA CUCINIELLO – DIRETTRICE UFFICIO ORGANIZZAZIONE NAZIONALE UILCA

di Siria Boccalini – Roma, 31 marzo 2022
A poche settimane dal suo nuovo incarico abbiamo avuto l’occasione di intervistare Bianca Cuciniello, neo Direttrice dell’Ufficio Nazionale Organizzazione della UILCA e Segretario aggiunto del Comitato Aziendale Europeo di Groupama. Bianca ha un importante percorso sindacale alle spalle e ha rivestito diversi ruoli per la nostra Organizzazione: ha partecipato ad alcune fasi per la definizione delle precedenti piattaforme per il rinnovo del CCNL di settore e alla negoziazione dell’accordo quadro sul lavoro agile con ANIA; ha fatto parte della Commissione Digitalizzazione e Innovazione Tecnologica per la stesura della piattaforma per il prossimo rinnovo del CCNL ANIA; è Presidente del collegio sindacale di ENBIFA, l’ente di formazione bilaterale del settore assicurativo.
In questi anni l’esperienza di Bianca è stata rilevante anche in diversi organismi europei. È attualmente membro del working group di UNI Europa Finance nel Comitato di Dialogo Sociale Settoriale Assicurativo presso la Commissione Europea, del Comitato Esecutivo di UNI Europa e dello Steering Group di UNI Europa Finance. È l’esperto di UNI Europa Finance per il Comitato Aziendale Europeo di Allianz SE.
Rappresenta la UILCA nel Comitato pilota del progetto europeo su violenze e molestie realizzato da UNI Europa, avendo partecipato per CIGL, CISL e UIL in sede OIL ai lavori della Commissione che ha redatto e adottato la Convenzione n. 190 con Raccomandazione annessa in tema di violenza e molestie nei luoghi di lavoro. Ha fatto parte della delegazione di negoziazione della CES nel gruppo ristretto, in rappresentanza di CGIL, CISL e UIL, per la negoziazione dell’accordo quadro europeo sulla digitalizzazione predisponendo il capitolo in materia di Intelligenza Artificiale e gestione dell’algoritmo, sottoscritto dalle parti sociali europee il 23/06/2020 e ha preso parte ad alcuni incontri del G20 sul tema della Digitalizzazione, rappresentando la posizione di CGIL, CISL e UIL in materia.
Rappresenta la UIL nel Comitato del Punto di Contatto Nazionale per la diffusione delle Linee Guida OCSE, presso il MISE – Ministero dello Sviluppo Economico – ed è membro per la UIL dei Comitati Partecipazione dei lavoratori e politiche aziendali e Standardizzazione, della Confederazione Europea dei Sindacati. Nell’ambito delle attività in sede OCSE è componente dell’Advisory Group per il TUAC – Trade Union Advisory Committee presso l’OCSE – che coordina il Progetto sulla condotta responsabile nel Settore Finanza.
Partecipa al CIDU – Comitato Interministeriale Diritti Umani – per il Piano di Azione Nazionale sui Diritti Umani e Impresa ed è componente del Comitato Direttivo di “Luci sul lavoro”, rivista telematica di diritto e politiche del lavoro online, sulla quale ha pubblicato studi nell’ambito di Progetti Europei in tema di partecipazione, digitalizzazione e CAE.
Tante esperienze importanti, sicuramente difficili da riassumere in poche righe e frutto di anni di lavoro, impegno, studio e dedizione.
In questa “chiacchierata” cercheremo di conoscere non solo la Cuciniello Sindacalista, ma la donna che c’è e c’è sempre stata dietro a tutti questi ruoli: Bianca.
Una vita dedicata al sindacato, alla UILCA. Chi è Bianca, aldilà del ruolo, e chi è la sindacalista?
Nata a Napoli, primogenita di 4 figli, due figli che definisco la cosa più bella che ho fatto, laureata in Scienze Politiche indirizzo politico-internazionale all’Università Orientale di Napoli, con il sogno di diventare questore, mentre sostenevo gli esami per il concorso per commissario cercavo la mia indipendenza economica e inizio il mio percorso professionale di progettista informatica in una software house, vincendo un bando della regione Lazio per la riqualificazione di giovani laureati. Ho maturato esperienze diversificate definendo e realizzando progetti presso grandi clienti come Banca d’Italia, Comune di Roma, Ina Assitalia, Sip, TIM, ENPALS l’ente di previdenza per i lavoratori dello spettacolo confluito recentemente in INPS, e altri. Nell’87 vengo assunta da Groupama Assicurazioni dove mi specializzo nella gestione delle polizze Vita e del Modello Matematico Attuariale, e inizio il mio percorso di sindacalista, anche se dentro di me c’è stata sempre la “sindacalista” nata nella terra di Masaniello, impegnata nel sociale e nella difesa dei più deboli, innamorata della giustizia.
Come e quando hai capito realmente che il tuo posto era dall’altra parte del tavolo?
Come ti dicevo, quando sono stata assunta in Groupama dopo alcuni mesi è iniziata la fase di rinnovo del CIA e mi sono resa conto che alcuni istituti che volevano sopprimere avrebbero comportato delle problematiche. In quella fase il coordinatore della UILCA è riuscito a convincermi ad iniziare questo percorso, sei mesi di riflessione per decidere, e non perché non sapessi che il mio posto era dall’altra parte del tavolo, ma perché ero cosciente del fatto che stavo per impegnarmi in una grande avventura che avrebbe cambiato la mia vita.
Nel tuo percorso hai avuto modo di confrontarti e misurarti con il sindacato europeo ed extra europeo. Dove sta andando il sindacato in Italia e negli altri Paesi e quali saranno le sfide future di chi vuole rappresentare e tutelare i lavoratori?
In Italia la nostra Confederazione ha ben individuato le sfide future da affrontare per garantire lavoro sicuro e dignitoso andando a mitigare le disuguaglianze che con la pandemia sono aumentate. A livello europeo e internazionale il sindacato è impegnato a governare gli effetti della transizione ecologica e digitale, richiedendo una maggiore responsabilità sociale alle imprese, la regolamentazione ed il controllo dell’Intelligenza Artificiale e la regolamentazione dei lavoratori in piattaforma. A tal proposito ho partecipato tra gennaio e marzo in qualità di esperto, alla redazione di un parere del CESE (Comitato Economico e Sociale Europeo), parere in cui è stata analizzata la proposta di Direttiva europea per il miglioramento delle condizioni di lavoro in piattaforma.
Ringraziamo Bianca Cuciniello per questa intervista e ne approfittiamo per augurarle buon lavoro e un grande in bocca al lupo per tutti i suoi progetti, presenti e futuri.
INTERVISTA A MARIANGELA VERGA – SEGRETARIA NAZIONALE UILCA

di Cesare Francini – Roma 24 marzo 2022
Con l’intento di conoscere, raccontare e condividere le storie delle donne e degli uomini che, a partire dal nostro territorio, attraverso passione e lavoro, ricoprono ruoli di importante responsabilità all’interno della nostra Organizzazione, intervistiamo oggi Mariangela Verga, Segretaria Nazionale UILCA.
Storica dirigente sindacale della UILCA, Mariangela, in questa intervista, racconterà di sè, della sua storia e delle prospettive che la nostra Organizzazione persegue, offrendoci numerosi spunti di riflessione collettivi e individuali.
Mariangela, come e soprattutto perché ti sei avvicinata al mondo sindacale e quando hai capito che quella della sindacalista era la tua strada?
Oramai sono passati molti anni da quando ho iniziato a fare sindacato e non è stato certo facile deciderlo, perché nella mia azienda svolgevo un lavoro molto interessante sotto il profilo professionale, che mi aveva portato anche buoni riconoscimenti personali. È vero però che ho sempre riconosciuto il valore ed il ruolo del sindacato come interprete dei bisogni delle lavoratrici e dei lavoratori; tant’ è che ho preso la tessera dell’allora UIB/UIL solo pochi giorni dopo l’assunzione. Il resto lo ha fatto la fusione della mia azienda con La Cassa di Risparmio di Roma, una delle prime che si sono realizzate nel nostro settore, durante la quale è emerso in me con chiarezza che dovevo impegnarmi per rappresentare nel modo migliore le istanze dei miei colleghi e di tutti i lavoratori coinvolti. Così è iniziato il mio percorso sindacale che mi ha visto ricoprire tutti i ruoli organizzativi fino ad arrivare alla segreteria nazionale.
Come ritieni si possa ulteriormente valorizzare la presenza femminile all’interno degli organismi sindacali, intesi nelle complessive articolazioni (territoriali e aziendali)?
Direi che nella UILCA il problema della rappresentanza di genere non si pone. Le donne sono presenti in ogni ruolo di responsabilità della nostra organizzazione sia nelle strutture aziendali e di gruppo, che in quelle territoriali. Credo che sia il giusto riconoscimento del valore delle persone che lavorano nella UILCA, non del genere a cui appartengono. Se poi vogliamo parlare di presenza femminile e di pari opportunità direi che nel nostro sindacato l’obiettivo di garantire un’equa presenza negli organismi di donne e di uomini è un obiettivo colto appieno. Discorso a parte lo farei piuttosto nel considerare la difficoltà delle donne a fare sindacato, soprattutto a tempo pieno, che è la stessa difficoltà che le donne incontrano nel mondo del lavoro con gli evidenti limiti nel riuscire a conciliare lavoro e vita privata e familiare.
Stiamo assistendo negli ultimi anni a costanti riduzioni della forza lavoro nella nostra categoria, dovuti ai vari piani industriali succedutisi. Quale è la risposta della UILCA a questa situazione?
Il nostro settore, purtroppo, da alcuni anni sta avendo una forte contrazione occupazionale. I Piani industriali propongono sempre più spesso strategie basate sulla riduzione dei costi, sulla chiusura di filiali, sulla digitalizzazione che stanno di fatto cambiando la banca tradizionale con pesanti conseguenze sui livelli occupazionali. La UILCA da sempre è impegnata, in modo unitario, a gestirne le ricadute a tutti i livelli attraverso soluzioni di grande equilibrio e sostenibilità per le lavoratrici ed i lavoratori coinvolti affinché le grandi ristrutturazioni dei Gruppi avvengano attraverso il ricorso al Fondo di Solidarietà di settore, alla formazione e alla riqualificazione del personale coinvolto garantendo, nel contempo, un continuo sviluppo occupazionale anche attraverso l’assunzione di giovani contestualmente alle uscite. Siamo fermamente convinti, che pur in questa fase di profonda trasformazione del settore, le Banche continuino a mantenere la capacità di generare nuova e buona occupazione e che anzi, sia un’opportunità da cogliere guardando soprattutto alla ripresa ed allo sviluppo del Paese.
Ringraziamo Mariangela per aver accettato il nostro invito e per la sua consueta disponibilità.
INTERVISTA A EMANUELE BARTOLUCCI – SEGRETARIO NAZIONALE UILCA ASSICURATIVI

Il 16 Marzo 2022, Emanuele Bartolucci è stato eletto come nuovo Segretario Nazionale UILCA con delega al settore assicurativo. La sua nomina ci fa essere ottimisti per la rappresentanza del settore e per la tutela degli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori che la sua persona garantisce.
Oggi abbiamo il piacere di essere in sua compagnia, per complimentarci e porgli alcune domande.
Una vita dedicata al Sindacato. Chi è l’uomo e chi è il sindacalista, dove inizia uno e finisce l’altro?
Solitamente non mi piace parlare di me, preferisco che siano gli altri a farsi la loro idea sia sull’uomo che sul sindacalista. Posso dirti però che nel mio caso, l’uomo e il sindacalista coincidono. Mi definisco un idealista pragmatico, a questo proposito amo citare Gramsci, con la frase che fa riferimento al pessimismo della ragione e all’ottimismo della volontà e a questo mi ispiro in tutti gli ambiti della mia vita. Quindi diciamo che non vedo grosse differenze tra l’uomo e il sindacalista e con questo approccio mi confronto in tutti gli ambiti.
Nel tuo percorso hai avuto modo di confrontarti e misurati con diversi contesti del mercato del lavoro. Dove sta andando oggi il sindacato in Italia e quali saranno le sfide future di chi vuole rappresentare e tutelare i lavoratori?
Vengo da una terra di operai, da una famiglia di operai, una terra che ha masticato acciaio e chimica. Una terra dove la fabbrica dava lavoro e se non eri troppo sfortunato ti consentiva anche di arrivare alla pensione. Una terra quindi in cui la fabbrica ti sfamava, ma se eri sfortunato, ti seppelliva anche. Io Ho avuto la fortuna di entrare in un settore molto più “comodo” e più agiato e di compiere gran parte della mia carriera professionale, in uno dei Gruppi con le relazioni industriali più avanzate del palcoscenico nazionale. Credo però che, nonostante le diversità che gli spaccati del mondo del lavoro ci offre, oggi ci troviamo difronte ad un vero grande problema. La tecnologia, l’organizzazione sociale, la velocità di trasformazione stanno spostando la centralità del mondo del lavoro. Mi spiego meglio, il lavoratore sta diventando un “accessorio” del lavoro che svolge anziché esserne il cuore. Le aziende, spinte dalla massimizzazione del profitto e dall’attenzione al cliente, stanno prospettando un mondo del lavoro capovolto. La nostra sfida sarà quella di deviare questo tentativo. Lo potremo fare solo se saremo in grado di proporre soluzioni, se saremo veloci nell’affrontare il domani che in un attimo diventa oggi. Se non ci nasconderemo dietro a totem ed idealismi di facciata. Credo che quindi di fronte a tutti questi processi di trasformazione, il compito del sindacato sarà quello di mettere e mantenere al centro del lavoro il lavoratore.
Dopo oltre dieci anni nel ruolo di Coordinatore Nazionale del Gruppo Generali, cosa porterai da questa esperienza nel tuo nuovo incarico di Segretario Nazionale?
Con l’avvicinarsi della fase congressuale chiudo il mio terzo mandato alla guida del coordinamento del Gruppo Generali. Qui ho tanti amici, che fanno e faranno sempre parte della mia vita. Insieme a loro abbiamo raggiunto grandi risultati politici e numerici. Al prossimo congresso lascerò questo incarico e non sarà facile rinunciare a questa quotidianità. Passami il paragone, che in questo momento storico può apparire fuori luogo, per me essere coordinatore è come stare in trincea, in prima linea. Essere coordinatore infatti significa essere in prima linea sulla difesa dei contratti e degli accordi, a fianco degli iscritti e dei colleghi. Mi mancherà. Però è anche giusto lasciare sapendo che lascio una grande squadra e che chi mi sostituirà farà ancora meglio. Cosa mi porto? Mi porto la consapevolezza che avrò tanto da imparare, ma anche la convinzione che normalmente il lavoro paga e il lavoro che paga è il lavoro che si fa insieme e che si fa in squadra. Questa è stata la chiave del successo nel Gruppo e che cercherò di portare anche nel mio nuovo ruolo.
Ringraziamo Emanuele Bartolucci per la sua disponibilità e gli porgiamo i nostri migliori auguri di buon lavoro.
ANPAL SERVIZI: SCIOPERO 25/03/2022
Ieri, 25 marzo 2022, le lavoratrici e i lavoratori di Anpal Servizi hanno aderito alla giornata di sciopero, proclamato da CGIL, CISL e UIL, ritrovandosi in via Molise, sotto la sede del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, per capire quale sarà il futuro aziendale e la sua governance e per richiedere, con forza, che l’istituto dello smart working venga utilizzato come strumento di innovazione e nuova evoluzione aziendale per l’organizzazione del lavoro.
Troverete qui il comunicato di CGIL, CISL e UIL, ricevuti ieri alle 11:30, dal Vicecapo di gabinetto.
INTERVISTA A MARCO AVERSA – SEGRETARIO RESPONSABILE AGGIUNTO UILCA GRUPPO BPER

Di Donatella Piccigallo – Roma, 29/12/2021
Marco, in Bper si è giunti, finalmente, alla firma di accordi che favoriscono l’aggregazione di lavoratrici e lavoratori. Di cosa si tratta?
Dopo una lunga ed estenuante trattativa che si è prolungata per un considerevole periodo di tempo siamo giunti a degli accordi che ci trovano pienamente soddisfatti sulle intese sottoscritte dalla UILCA e dalle altre organizzazioni Sindacali del credito con il Gruppo Bper .
Gli accordi raggiunti hanno come punti fondamentali l’aggregazione di tutte le lavoratrici e i lavoratori del Gruppo BPER, la volontarietà delle uscite di personale, l’offerta di nuove opportunità professionali per i giovani e la conseguente garanzia di un rilevante ricambio generazionale e professionale.
Quali sono le soluzioni individuate?
Nel dettaglio gli accordi prevedono la gestione di 1.100 uscite volontarie di personale, incentivate attraverso il Fondo di Solidarietà e pensionamenti; 550 nuove assunzioni, 300 stabilizzazioni di lavoratrici e lavoratori assunti con contratti di somministrazione e la conferma a tempo indeterminato di 122 contratti di apprendistato da realizzarsi entro il 2024.
Inoltre, sono stati raggiunti rilevanti accordi in tema di mobilità territoriale, previdenza complementare e assistenza sanitaria, che rappresentano un primo importante passo del lungo percorso di armonizzazione.
Quali sono i vostri obiettivi futuri?
Continueremo a lavorare a tutela di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori del Gruppo al fine di ottenere per gli stessi le migliori condizioni lavorative e personali. Ne approfitto per augurare un felice Anno Nuovo a tutti.
Ringraziamo Marco Aversa per i suoi importanti approfondimenti.
INTERVISTA AD ANDREA FURIETTI – SEGRETARIO RESPONSABILE COORDINAMENTO DI GRUPPO UILCA CASSA DEPOSITI E PRESTITI

di Donatella Piccigallo – Roma, 22 Dicembre 2021
È di questi giorni la sottoscrizione del CIA, un grande risultato ottenuto dopo un anno di interlocuzioni costanti tra Azienda e OO.SS., che rappresenta un importante passo avanti per la tutela dei lavoratori di Cassa Depositi e Prestiti. Le disposizioni presenti decoreranno a far data dal prossimo 1° gennaio 2022.
Ne parliamo con Andrea Furietti, Segretario Responsabile Coordinamento di Gruppo UILCA di CDP.
Andrea, si parla di un CIA “innovativo e ricco di tante importanti novità”. Come si è giunti a questo risultato?
Credo che sia certamente il frutto della costante dedizione dei colleghi dirigenti sindacali UILCA al dialogo ed al confronto, sia con la base che con la dirigenza aziendale.
Abbiamo saputo ascoltare e capire le esigenze dei colleghi in un periodo di cambiamenti importanti, non solo nel mondo del lavoro ma purtroppo anche nella vita quotidiana; coniugare le nostre esigenze attraverso il dialogo e la condivisione delle scelte adottando un sistema di relazioni bilaterali trasparente e partecipativo ha premiato il nostro ruolo di playmaker in un anno di lavoro dove anche CDP ha saputo sedersi al tavolo con spirito di collaborazione.
Welfare aziendale, previdenza integrativa, smart working, formazione professionale, salute, pari opportunità, premialità aziendale, questi i temi di grande attualità che siete riusciti a concretizzare nel CIA. Quanto è stato difficile bilanciare le esigenze dei lavoratori alle richieste dell’azienda?
In un modo che cambia velocemente abbiamo voluto rimarcare all’interno della trattativa aziendale temi che sono cari ad uno stato sociale da tempo in crisi.
La dirigenza aziendale si è dimostrata dinamica e flessibile nel capire le esigenze, sposarle e farle anche proprie in ottica di sviluppo comune.
Molti dei temi trattati vanno a compensare quella carenza di welfare statale tipico delle società moderne, e ridisegna il ruolo del sindacato come parte attiva e centrale nel momento in cui si devono definire indirizzi aziendali importanti in un mondo che cambia velocemente. Sicuramente scoprire e saper utilizzare correttamente strumenti innovativi quali lo Smart Working, il cui nuovo accordo è stato siglato contestualmente, è una sfida ancora aperta che necessita di buona volontà da entrambe le parti.
Quanto incideranno le relazioni sindacali nel prossimo futuro in CDP?
Siamo una classe dirigente sindacale giovane, recentemente sono stato affiancato da colleghi molto in gamba come Alessandro, Giacomo ed ultima arrivata Tiziana la quale farà parte, in rappresentanza delle OO.SS. di CDP di un osservatorio dedicato ai temi dell’Inclusione e della Diversità di Genere.
Sono molti gli accordi firmati in questi anni, la crisi emergenziale purtroppo non ci ha aiutato ma, paradossalmente, anche attraverso i numerosi protocolli aziendali dedicati alla tutela della salute dei colleghi, abbiamo consolidato un ruolo di interlocutore privilegiato capace di definire le situazioni sapendo raccogliere il risultato del nostro impegno.
L’obiettivo sarà quello di rafforzare un modello di relazioni sindacali sempre più inclusivo. Personalmente credo che noi siamo i primi stakeholder dell’azienda e la qualità di quest’ultima passa anche attraverso un Sistema di Gestione Integrato che non può non prescindere dal benessere e dei suoi dipendenti.
Ringraziamo Andrea Furietti per il lavoro svolto per la nostra Organizzazione all’interno di CDP.
CONVENZIONE POLIZZE RELA BROKER 2022
La UILCA di Roma Rieti e Lazio ha rinnovato anche quest’anno la convenzione relativa alle polizze con la Rela Broker, con cui la nostra organizzazione lavora da diversi anni.
Questa offerta si affianca a quella proposta dalla UILCA nazionale.
Oltre alle RC Ammanchi di cassa e RC Perdite Patrimoniali, di cui trovate alcuni elementi riepilogativi qui di seguito, vi segnaliamo che sono state siglate anche convenzioni per le polizze Tutela Legale Bancari, Estimatori Pegni, RC Contratti Misti.
Relativamente alla garanzia R.C. Ammanchi di Cassa vi indichiamo i seguenti contenuti:
- Opzioni con massimali da € 8.000,00 – € 10.000,00 – € 15.000,00
- Sono incluse le operazioni relative alla gestione del bancomat, dei bancomat evoluti, cassa assistita, cassa virtuale in remoto, ecc.
- Nessuna franchigia sul 1° sinistro
- Per i lavoratori a tempo determinato, interinali, in maternit, pensionamento, ecc. possibilità di stipulare polizze temporanee
Nella garanzia R.C. Perdite Patrimoniali segnaliamo:
- Attività di smart working inclusa in copertura
- Copertura per errori materiali involontariamente commessi, sia con colpa lieve che con colpa grave
- Nessuna franchigia sul 1° sinistro se di importo pari o inferiore ad € 3.000,00
- Garanzia retroattività di 10 anni
- Opzioni massimali fino a € 2.000.000,00 per sinistro e per anno assicurativo
- Attività di recupero crediti
- Attività Assicurativa
- Attività svolta all’esterno dei locali della banca
- Operazioni relative alla gestione del bancomat, bancomat evoluti, ecc.
- Attività svolta dai dipendenti di banca presso società di recupero crediti
- Sono compresi i danni patrimoniali derivanti dalla violazione della normativa privacy fino ad un massimale di € 150.000,00
L’assicurazione vale anche per l’azione di rivalsa dell’istituto di credito nei confronti del dipendente assicurato esclusivamente per i casi di violazione di segnalazione di banconote false e negoziazione di assegni sprovvisti della clausola “non trasferibile” fino ad un massimale di € 5.000.000,00 per sinistro e per anno assicurativo.
Il sinistro si considererà avvenuto nel giorno di negoziazione dell’assegno; in conseguenza di ciò saranno considerati sinistri unicamente le azioni di rivalsa da parte dell’istituto di credito per assegni la cui negoziazione ricade in una data posteriore alla data di sottoscrizione della copertura assicurativa, o anteriore purché afferente ad una annualità assicurativa già in garanzia.
Per il rimborso dei sinistri RC Ammanchi di cassa e RC Perdite Patrimoniali non è più richiesta la dichiarazione della banca di avvenuta refusione.
Per aderire alla convenzione gli iscritti potranno trasmettere direttamente alla Compagnia, come negli anni precedenti, la scheda di adesione e la copia del bonifico a mezzo fax o tramite email.
Potete consultare tutta la relativa documentazione qui
CREVAL – INTERVISTA A CLAUDIO PICCIRILLI, SEGRETARIO DI COORDINAMENTO UILCA GRUPPO CREDIT AGRICOLE ITALIA

di Daniele Dervisci – Roma 01/12/2021
Procede l’integrazione tra Credito Valtellinese e Crédit Agricole Italia. È di ottobre, l’accordo sottoscritto dal Gruppo Crédit Agricole Italia con tutte le OO.SS. in previsione di un ricambio generazionale. Complessivamente le persone in ‘uscita’ nei prossimi mesi saranno un migliaio: 200 per pensionamento e 800 (di cui 160 in Creval) per adesione volontaria al fondo di solidarietà. In CAI saranno 500 i giovani assunti e 200 quelli contrattualmente ‘stabilizzati’.
Claudio, in merito alla trattativa per il fondo di solidarietà tra CAI e Creval, è stato firmato un accordo riguardante il ricambio generazionale. Quali sono i punti più salienti?
L’accordo sottoscritto prevede l’accesso volontario e incentivato alle prestazioni straordinarie erogate dal Fondo di Solidarietà di 800 dipendenti, cui si aggiungono 200 pensionamenti incentivati. Il ricambio generazionale sarà garantito da 500 assunzioni oltre che alla stabilizzazione dei circa 200 lavoratori attualmente in servizio nel Gruppo con contratti a tempo determinato o apprendistato.
La possibilità di accesso al Fondo di Solidarietà riguarderà tutto il personale che maturerà il diritto alla prestazione pensionistica fino al 31 marzo 2027. Sono previsti priorità di accesso, oltre che per quei colleghi con gravi disagi (invalidità, assistenza parenti primo grado con L. 104, ecc.), anche per coloro che occupano le posizioni che saranno particolarmente impattate dalla fusione per incorporazione di Creval in CAI.
Tre le finestre di uscita: 1° giugno 2022, 1° dicembre 2022, 1° luglio 2023.
E’ un accordo che fornisce risposte importanti per i lavoratori prossimi al raggiungimento del requisito pensionistico ma che tiene conto anche delle aspettative per tutti coloro che dovranno continuare a lavorare nel gruppo attraverso assunzioni a principale beneficio della rete commerciale che saranno realizzate nel rispetto degli equilibri territoriali e con una particolare valorizzazione dell’occupazione giovanile e di genere. Il tutto, nell’ottica di un complessivo miglioramento del c.d. benessere lavorativo.
Di recente avete concluso la trattiva per il VAP, ti ritieni soddisfatto del risultato raggiunto?
La trattativa, molto complessa, è stata anche condizionata dalla necessità di concludere l’accordo in tempo utile l’utilizzo i benefici fiscali previsti per il salario di produttività.
Il confronto, sgombrata velocemente la discussione rispetto all’impianto del premio, si è concentrata, oltre che sulla definizione di un importo adeguato che riconoscesse lo sforzo profuso dai lavoratori in un contesto complicato, coerente con l’andamento reddituale del Gruppo, anche sulla necessità di introdurre nuove forme di fruibilità del credito welfare, in ottica di maggiore spendibilità.
Su questo secondo versante, sarà introdotta dal Premio di quest’anno una importante novità ovvero la possibilità di convertire la quota welfare in buoni spesa (Amazon, Esselunga, Conad, Coop, Eni, Q8, Esso, Trenitalia, Volagratis, Decathlon, Mediaworld, Alpitour, Infinity, ecc.) nei limiti di legge consentiti dalla normativa sui c.d. fringe benefit.
L’importo del premio (€ 1.650,00 per la figura media A3L3, di cui € 675,00 monetaria ed € 975,00 in credito welfare) rappresenta un significativo aumento rispetto al Premio Aziendale relativo al 2020 ed è un livello che, considerando l’evoluzione della trattiva, è stato considerato di piena soddisfacente dalle Organizzazioni Sindacali.
A breve inizierete una trattativa molto importante per l’incorporazione del Creval in CAI, cosa ci puoi anticipare in merito ?
Il recente accordo sul ricambio generazionale ha posto solide basi per sviluppare il futuro confronto sull’integrazione, al fine di valorizzare tutte le persone che lavorano nel Gruppo e favorirne una virtuosa integrazione e consentirà inoltre di prevenire, attraverso opportune priorità di accesso al Fondo, ricadute sulle piazze che presentano le maggiori complessità di gestione.
Consente di guardare al futuro in un’ottica di sviluppo, attraverso misure concordate sotto il profilo normativo e professionale, offrendo importanti tutele riguarda la mobilità territoriale e professionale delle lavoratrici e lavoratori. Nel dettaglio, sono state già prorogate per tutto il 2022 la normativa sulla mobilità vigente in Creval e in CAI; condivisi percorsi formativi per facilitare i processi di riconversione e riqualificazione professionale che si renderanno necessari.
Le fusioni per incorporazione di Creval in CAI, e a seguire anche quella di Friuladria, renderanno indispensabile aprire un confronto sull’integrazione normativa dei contratti di secondo livello delle aziende coinvolte, con la necessità di arrivare ad una complessiva armonizzazione normativa di Gruppo per consentire una maggiore omogeneità di trattamenti per tutto il personale.
Sempre in quest’ottica, è già stata costituita una nuova Commissione bilaterale sull’organizzazione del lavoro per un confronto tecnico mirato su processi e procedure, al fine di meglio intercettare, condividere, discutere e correggere le criticità strutturali sul tema e l’evoluzione del modello di servizio, oltre all’impatto generato dalle future innovazioni tecnologiche.
Pur nella consapevolezza che la trattativa di integrazione sarà molto complessa, specie su temi rilevanza sociale quali quelli legata all’assistenza sanitaria dove esistono differenze ingenti, già in passato il tavolo di Gruppo ha dimostrato di saper fronteggiare e risolvere situazioni altrettanto delicate, quali quelle legate all’integrazione di tre Casse di Risparmio (Cesena, Rimini e San Miniato) nel 2018 e pertanto le OO.SS. guardano con fiducia all’imminente trattativa.
Ringraziamo Claudio Piccirilli per questo importante approfondimento.
FONDO UNICO NAZIONALE LTC – INTERVISTA AL NUOVO PRESIDENTE MAURIZIO ANGELONE, GIA’ SEGRETARIO REGIONALE DELLA UILCA DI ROMA E DEL LAZIO.

di Donatella Piccigallo – Roma, 29/11/2021
Maurizio Angelone, già Segretario Regionale Uilca di Roma e del Lazio, è stato nominato Presidente del Fondo Long Term Care.
Maurizio, sei fresco di elezione alla Presidenza del Fondo Unico Nazionale per la non auto sufficienza (Long Term Care). Come hai accolto questa nuova sfida?
Per iniziare direi che la mia esperienza nel Fondo Unico Nazionale LTC è iniziata ormai molti anni or sono, ho fatto parte, infatti, del Consiglio di Amministrazione e, nell’ultimo triennio, ho ricoperto l’incarico di Vice Presidente. In tal senso direi che il percorso iniziato è poi proseguito in continuità ricevendo la fiducia e il necessario sostegno da parte di tutti per passare oggi alla Presidenza del Fondo stesso.
In sostanza quindi ho accolto favorevolmente questo nuovo incarico mettendo a disposizione dell’intero CDA e del settore le esperienze maturate e la mia conoscenza delle tematiche trattate e gestite dal Fondo per la non autosufficienza.
In Italia si vive di più rispetto alla media europea, ma non meglio. Cosa si può fare per affrontare la sfida della non autosufficienza
Lo scenario nel quale ci muoviamo è rappresentato dell’invecchiamento della popolazione e dalla problematica tenuta del sistema sanitario pubblico a sostegno di persone e famiglie che si trovano a dover affrontare eventi legati alla non autosufficienza.
Da questo punto di vista va quindi inquadrata la sensibilità tanto delle OO.SS. quanto di Ania, nell’aver saputo cogliere attraverso la BILATERITA’, l’esigenza di costruire nel settore assicurativo, a partire dal 2003, questo importante Fondo di grande valenza sociale.
Uno strumento concreto che riconosce un contributo economico sotto forma di una rendita annua a tutti coloro che in servizio o in quiescenza, dovessero purtroppo trovarsi nella sfortunata condizione di perdere la propria autosufficienza .
Quali obiettivi di sei prefissato di raggiungere durante il tuo mandato?
Gli obiettivi che accompagneranno questo mandato saranno quelli di proseguire nel solco di quanto di buono raggiunto fino ad ora, tenendo in considerazione due aspetti fondamentali: la sostenibilità futura sia finanziaria che patrimoniale del Fondo, e il miglioramento delle prestazioni economiche attualmente riconosciute.
Rispetto a questo ultimo punto, credo in primo luogo che sia necessario creare le condizioni migliori per lo sviluppo di una solida partnership pubblico/privato sul tema.
Le imprese assicurative che, con la loro consolidata “expertise” e i necessari investimenti finanziari, affiancano sul tema della salute in generale il Servizio Sanitario Pubblico.
Inoltre, un aspetto centrale riguarda poi la contrattazione di primo e secondo livello (o integrativa), e dentro di essa lo sviluppo del welfare (sanitario/ sociale) che può dare un importante impulso allo sviluppo delle coperture sanitarie con integrazioni economiche facilitate dagli incentivi fiscali riconosciuti ad hoc per questa tipologia.
Infine tornando dentro l’argomento Fondo LTC, assicurare che quest’ultimo mantenga e possibilmente allarghi le garanzie necessarie nel lungo periodo attraverso quella sostenibilità finanziaria e patrimoniale già richiamata in precedenza. D’altra parte uno degli aspetti sui quali ci concentrammo al momento dell’istituzione di questo Fondo Unico Nazionale fu proprio quello di prevedere e garantire la persistenza e l’esigibilità di questo strumento per un periodo di almeno 40/50 anni.
A maggior ragione ora (allora, infatti, le dinamiche legate all’ allungamento dell’aspettativa di vita non erano ancora cosi evidenti come lo sono oggi), bisogna proseguire convintamente su questa strada.
Nel ringraziare Maurizio Angelone per la disponibilità, gli porgiamo i nostri migliori auguri per il nuovo incarico.
AGOS – INTERVISTA A ROSANNA CALDARERA

di Cesare Francini- Roma, 25 Novembre 2021.
Lo scorso 22 Novembre è stato siglato un importante accordo sindacale in Agos, che ha riguardato la riorganizzazione della rete delle filiali e degli orari di lavoro. La firma di tale accordo era vincolata alla votazione dell’assemblea delle Lavoratrici e dei Lavoratori, che lo ha approvato.
Ne abbiamo parlato con Rosanna Caldarera, componente della Segreteria di Coordinamento UILCA di AGOS.
Rosanna, come si è arrivati alla firma di questo importante accordo con l’azienda ?
Finalmente abbiamo il primo Accordo Sindacale sugli orari delle filiali.
Dopo tre anni di scelte aziendali (prima le 19:30 nelle filiali premium, poi le 21:30 in Smart Working con accordo individuale peggiorativo dei diritti dei lavoratori) da noi sempre contestate, l’azienda si è seduta a trattare veramente: siamo riusciti a trovare un accordo che ripristina orari migliori e regola correttamente lo Smart Working.
Questo successo sindacale e delle/dei lavoratrici/ lavoratori è stato possibile grazie a due fatti determinanti:
- il chiaro e forte segnale di dissenso dato dalle/dai colleghe/i delle filiali nelle assemblee di febbraio 2021, quando in massa si erano dichiarati pronti alla mobilitazione se l’azienda avesse continuato unilateralmente sulla strada di orari sempre più inaccettabili.
- L’assoluta inflessibilità del nuovo tavolo sindacale – il Tavolo Sindacale Unitario Maggioritario (TSUM) che è SEMPRE rimasto fedele al mandato ricevuto in assemblea – opponendosi a questo atteggiamento aziendale sbagliato.
Tutto questo grazie anche al prezioso supporto nella nostra azione da parte delle Segreterie Nazionali e Regionali.
Puoi dirci a grandi linee le principali novità di questi accordi?
L’azienda si impegna a salvaguardare la sostenibilità delle filiali esistenti, senza privilegiare né mettere in competizione in alcun modo la rete distributiva in concessione ai privati (agenzie/point etc.) con la rete filiali diretta. Inoltre l’Azienda si asterrà dall’indirizzare i clienti “remoti” verso le proprie strutture con personale dipendente Agos.
Ci sarà a tal riguardo la costituzione di una piattaforma per la gestione delle pratiche provenienti dal canale internet, che sarà rappresentata esclusivamente da personale della rete filiale Agos.
I punti salienti dell’accordo sono in sintesi:
- limite all’orario di chiusura delle filiali: 18:30 (sulle filiali premium era 19:30);
- Orario unico per filiali da 2 risorse;
- Non ci sarà orario continuato per le filiali da 2 e 3 risorse;
- Limite del numero di sabati per lavoratore/trice: massimo 16 all’anno;
- Aumento delle indennità orarie contrattuali: per il sabato mattina 35 € e il buono pasto;
- Incremento indennità orarie extra standard;
- Prevista una tolleranza sul ritardo, senza erosione dei relativi permessi orari: 20 minuti al mese (era di 3 min al mese);
- Introduzione dello Smart Working per i lavoratori di filiale, con adesione volontaria ed in maniera contrattualmente corretta, applicando le stesse regole degli altri lavoratori (abbiamo siglato un Accordo aziendale di Smart Working nel 2018). Normalmente sarà in orario di filiale, fino alle 20:00 soltanto per un giorno al mese con la settimana di 36 ore.
Abbiamo visto che il tavolo sindacale maggioritario, di cui fa parte la UILCA, ha sottoposto alla votazione delle Lavoratrici e dei Lavoratori l’accordo firmato, ottenendone l’approvazione. Alla luce di quanto sopra, ritieni che l’azione sindacale futura in Agos possa trarne beneficio?
Si, la UILCA fa parte del Tavolo Sindacale Maggioritario insieme a Fisac e Fabi e rappresenta l’80% delle colleghe e dei colleghi iscritti in Agos; non voglio entrare sulle questioni che hanno portato all’uscita di First e mi dispiace che non hanno voluto seguire le scelte del tavolo Sindacale Maggioritario ma il tempo ci ha dato ragione perché, il voto favorevole di quasi il 60% degli aventi diritto per l’approvazione di questo Accordo, ci ha dato maggiore consapevolezza della forza e della determinazione che possiamo dare per il raggiungimento dei nostri obiettivi nelle trattative.
In ogni caso volevo sottolineare l’importante inizio di una nuova fase di relazioni sindacali con l’ Azienda, che dovrà necessariamente tenere in maggiore considerazione i nostri contributi e le nostre proposte. Queste hanno avuto come filo conduttore l’ascolto della voce delle lavoratrici e dei lavoratori.
Ringraziamo Rosanna per la disponibilità e auguriamo a tutta la Segreteria di Coordinamento UILCA di Agos di proseguire nel proficuo lavoro sindacale, a beneficio di tutte le future rivendicazioni delle Lavoratrici e dei Lavoratori.
GRUPPO INTESA SANPAOLO – INTERVISTA A DANTE DE FEO, SEGRETARIO DI COORDINAMENTO UILCA ISP

di Antonio Cona – Roma 22 Novembre 2021
Il 16 novembre 2021 è stato siglato l’accordo per l’uscita volontaria di 2000 colleghi Intesa Sanpaolo e che prevede come contropartita l’assunzione di 1000 nuovi colleghi contestualmente all’esodo.
Abbiamo incontrato Dante De Feo, Segretario di Coordinamento di Gruppo di Intesa Sanpaolo, che ce ne illustrerà i tratti salienti.
Dante, l’accordo sindacale del 16 novembre 2021 è un nuovo accordo sulle uscite volontarie nel Gruppo Intesa Sanpaolo?
Non si tratta di un nuovo accordo, ma di un accordo costruito nel solco tracciato tramite il precedente del 29 settembre 2020 e si basa sulla normativa attualmente vigente in materia pensionistica (ivi inclusa per esempio quota 100, per chi l’abbia raggiunta nel 2021, ma non di possibili quote 102 o 103 o altri scenari futuribili ed incerti alla data di sottoscrizione).
Perché è stato sottoscritto e qual è l’importanza che date a questa ulteriore possibilità di uscita volontaria?
Riteniamo questo documento particolarmente importante soprattutto nel momento storico che stiamo vivendo, in considerazione della realtà quotidiana dentro e fuori l’Azienda.
Accogliendo l’apertura aziendale verso una riapertura ed un allungamento dei termini di adesione all’accordo sulle uscite volontarie sottoscritto l’anno scorso, riusciremo a soddisfare il desiderio di molti colleghe e colleghi di poter accedere al pensionamento incentivato o al Fondo di Solidarietà di Settore e di non dover quindi prendere parte ai processi di riqualificazione/riconversione professionale che i mutamenti in atto nel Credito e nella nostra Azienda possono comportare, e contemporaneamente venire incontro all’esigenza di assumere un numero non trascurabile di giovani (1.000 al raggiungimento delle 2.000 uscite più ulteriori 100 assunzioni che vanno ad aggiungersi a quelle rivenienti dai precedenti accordi – per un totale complessivo di 4.600 assunzioni entro fine 2025), cosa che in questo periodo e nel nostro settore ed Italia è sicuramente una grande conquista e motivo di soddisfazione per noi.
In sintesi che stabilisce questo accordo?
Il suo impianto, che ricordo ricalca quello già positivamente definito il 29 settembre 2020, dà la possibilità di aderire volontariamente all’esodo o al pensionamento incentivato, con opzioni collegate alle date di maturazione del requisito pensionistico, a tutti coloro che raggiungeranno i requisiti entro il 31 dicembre 2028, ferma restando la possibilità di adesione da parte di coloro che non hanno aderito a precedenti accordi di esodo/pensionamento incentivato. Le uscite avverranno entro il 31 marzo 2025 con possibilità di anticipo su finestre a partire dal 30 giugno 2022. Nel caso di un numero di domande superiore alle 2.000 previste ci sarà la redazione di una graduatoria secondo i consolidati criteri già adottati in passato. Questo nuovo accordo lascia invariato quanto ottenuto con le intese del 29 settembre 2020, pertanto per le circa 7.200 persone che vi hanno aderito nulla cambia.
Per concludere, cosa consiglieresti ai tuoi colleghi nonché agli iscritti che rientrano nei termini previsti in questo accordo?
Anche in questo, come negli altri casi in cui l’adesione riguarda il futuro dei miei colleghi, consiglio sempre, per fare una scelta consapevole e senza rimpianti, di leggere le nostre Guide, avvertenze e promemoria, che abbiamo predisposto anche in questa occasione, ma preliminarmente è necessario accertare i propri requisiti pensionistici e richiedere l’Ecocert, se già non se ne dispone.
E’ possibile rivolgersi all’INPS autonomamente (rapidamente tramite SPID) o con l’aiuto dei sindacalisti UILCA del Gruppo Intesa Sanpaolo tramite il patronato Ital Uil che fornirà assistenza gratuita e qualificata per l’Ecocert e, ovviamente, anche consulenza in materia pensionistica, oltre che supporto per tutte le pratiche successive.
Un grande ringraziamento a Dante De Feo per la fattiva collaborazione alla realizzazione di questa intervista.
INTERVISTA AD EMANUELE ROSSI – SCT LAZIO UILCA DEL GRUPPO BNL/BNP PARIBAS

di Paolo Sonni – Roma, 7 Ottobre 2021
Crescono i timori dei lavoratori del Gruppo BNL/BNP PARIBAS.
Il 16 Luglio 2021 avevamo affrontato con Andrea D’Orazio, Segretario Responsabile UILCA del gruppo BNL/BNP PARIBAS, la situazione di grande incertezza in cui versavano i lavoratori a seguito di voci relative a esternalizzazioni di parte delle attività di Back Office e di Information Technology, con conseguente chiusura di filiali, uffici amministrativi ed esuberi (circa 900 lavoratori a rischio uscita dal perimetro del gruppo).
Ad accendere un faro sulla questione, le numerosissime iniziative di protesta in molte piazze del territorio nazionale, soprattutto nelle città che ospitano le sedi più importanti della banca. Il 13 luglio a Roma, con un presidio sotto la sede della Direzione Generale della Bnl di Roma, il 14 settembre a Milano, davanti a Palazzo Diamante, sede BNL/BNPP e, ancora, il 22 settembre, a Roma, nei pressi dell’ambasciata francese, solo per citare alcuni esempi.
Nella giornata del 23 settembre, a Roma, l’AD Elena Goitini alla presenza delle OO.SS. ha formalmente presentato il Piano industriale.
Ne parliamo con Emanuele Rossi, SCT LAZIO UILCA del Gruppo BNL/BNP PARIBAS.
Emanuele, il 23 settembre l’azienda ha presentato il Piano Industriale. Quali considerazioni emergono?
L’Azienda, nella persona dell’AD Elena Goitini, più che presentato il piano industriale ha fatto propaganda per lo stesso. Purtroppo le considerazioni non possono che essere negative, per noi è inaccettabile un piano industriale che mette al centro solo aumento di profitti, parliamo di un’azienda che anche in questi anni di pandemia è riuscita a chiudere con bilanci e minter in attivo, senza tener minimamente conto del capitale umano. Una Banca con più di 100 anni di storia alle spalle scritta da tutti i colleghi, anche quelli che oggi potrebbero rientrare nelle esternalizzazioni, non deve abbandonare le persone che hanno contribuito a renderla quello che oggi è.
Non vogliamo e non possiamo prendere in considerazioni proposte che vanno contro ogni etica, contro quello che la stessa Banca, almeno a parole, promuove con slogan del tipo “INSIEME SIAMO PIU’ FORTI”, “LA BANCA PER UN MONDO CHE CAMBIA” ecc… proposte che prevedono la chiusura, o come piace dire alla banca “accorpamento”, di più di 100 agenzie, probabile desertificazione dei territori, uno schiacciamento verso il basso delle professionalità, esternalizzazione di circa il 10% del personale, ulteriori restyling di agenzie che comporteranno inevitabilmente esuberi di figure professionali.
Ribadisco ancora il nostro NO a tutto quello che non tenga conto della vera ricchezza della BNL, LE PERSONE.
A rischio, quindi, la tenuta occupazionale e il destino di tanti lavoratori e lavoratrici (che hanno reso BNL la sesta banca italiana) a fronte di una maggiore competitività bancaria. E’ questo il futuro?
Si, a rischio il destino di tanti lavoratori, non solamente per le esternalizzazioni che impatteranno circa il 10% dei colleghi, numero mai visto prima nel settore del Credito, ma dato quanto presentato, saranno inevitabili mobilità geografiche, mobilità trasversali, possibili demansionamenti.
Il futuro è questo? NO.
Posso dire che noi non condividiamo questa visione e questo futuro, faremo tutto il possibile per contrastare quanto paventato. Noi crediamo fortemente in un mondo dove al centro ci siano le persone. Noi crediamo in una azienda dove le persone si sentano parte integrante della stessa, dove venga apprezzato quanto svolto con sacrifici e abnegazione quotidiana, dove la professionalità ed esperienza che ogni singolo collega ha portato e porterà nel futuro sia valorizzata.
Troppo spesso i top manager delle aziende, BNL non fa eccezione, tendono a dimenticare che, al di là delle strategie commerciali, dei costi, dei guadagni ecc… ci sono le persone, Il miglior piano industriale, le migliori strategie commerciali a nulla servirebbero senza le persone che poi dovranno mettere a terra quanto pensato o disposto. Le stesse persone che oggi la Banca sta tentando di abbandonare.
“Da una sola parte, dalla parte dei lavoratori”, questa la frase di Giacomo Brodolini che rappresenta l’indirizzo della UILCA. In che modo l’Organizzazione risponderà a logiche aziendali che pongono al centro il proprio tornaconto a discapito della valorizzazione e della tutela dei propri dipendenti?
Risponderemo con tutte le nostre forze opponendoci su tutti i fronti, attivando tutte le leve possibili. Abbiamo cominciato da Luglio 2021 con il presidio sotto la sede BNL di Viale Altiero Spinelli a Roma, a seguire poi altri 6 presidi su altre città Italiane, ultimo presidio fatto il 22/09 nei pressi dell’Ambasciata Francese tutti con lo stesso obiettivo, dire NO ad un piano industriale pensato e studiato solo a discapito dei colleghi. Già da Luglio siamo stati costretti a interrompere le Relazioni Industriali con la Banca, per la prima volta nella storia della BNL parteciperanno a questa trattativa anche le Segreterie Nazionali, proseguiremo con presidi e mobilitazioni.
Siamo pronti a mettere in campo ogni tipo di risorsa si renda necessaria per tutelare tutti i nostri colleghi.
Continueremo a seguire con attenzione la preoccupante situazione di BNL/BNPP.
Grazie ad Emanuele Rossi ed al lavoro di tutta la squadra UILCA Gruppo BNL/BNPP per il forte e prezioso contributo.
INTERVISTA A GIULIANA CECCHI – SEGRETARIA RESPONSABILE UILCA DEL GRUPPO INVITALIA

Di Paolo Leone, Roma 23/09/2021
Nella giornata di lunedì 26 luglio 2021, presso la sede di Roma dell’Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa SpA – Invitalia – è stato siglato il rinnovo del CCNL, scaduto da ormai 18 mesi.
Innovazione, pari opportunità e miglioramento retributivo, adeguandolo all’incremento di produttività registrato in azienda negli ultimi anni; sono questi i punti principali dell’ipotesi di accordo per il rinnovo del CCNL del gruppo Invitalia, sottoscritta tra l’Agenzia e le Oo.Ss. di UIL, CGIL e CISL ed approvata dall’assemblea generale dei dipendenti a fine luglio, svolta in modalità telematica.
L’accordo è stato raggiunto al termine di una lunga e difficile trattativa, come spiega la Segretaria Responsabile del Coordinamento UILCA di Invitalia, Giuliana Cecchi: “uscivamo da un periodo molto faticoso in termini lavorativi, la maggior parte delle riunioni si sono svolte sulla piattaforma informatica; il rapporto con i nostri iscritti ha comportato uno sforzo in più, dovendo riunirci via web in piccoli gruppi. La stessa assemblea per l’approvazione della piattaforma di rinnovo, sempre svolta via web, è stata molto partecipata e questa modalità ci ha anche consentito di rispondere alle diverse domande che arrivavano live on line”.
Il rinnovo del contratto di Invitalia è incentrato su: innovazione nella gestione dell’azienda e del rapporto di lavoro, dall’erogazione della prestazione lavorativa (flessibilità oraria, smart working, telelavoro), fino alla corretta misurazione della produttività; pari opportunità ed equità, in ogni momento della vita lavorativa e per tutti i dipendenti, con l’ introduzione di strumenti e regole per la crescita e valorizzazione delle risorse umane, al fine di favorirne il reale sviluppo professionale, nessuno escluso; miglioramento retributivo complessivo, adeguato all’incremento della produttività – aziendale e dei singoli.
“I risultati conseguiti dall’Agenzia nel 2020 – ha dichiarato Giuliana Cecchi – sia rispetto alle attività realizzate a favore del Paese che in termini di risultati economici di fatturato e margini operativi, sono la prova concreta che un nuovo modello organizzativo del lavoro non solo è possibile, ma è necessario. L’azienda ha riconosciuto l’incremento di produttività realizzato. Erano molto alte le aspettative di tutti colleghi di veder apprezzato dall’azienda lo sforzo compiuto in questi anni, in particolare per quanto fatto di fronte alle difficoltà imposte dalla pandemia in termini di impegno profuso, spesso senza limiti di tempo dedicato al lavoro”.
La responsabile del coordinamento UILCA di Invitalia ha voluto sottolineare un importante risultato ottenuto in merito allo sviluppo professionale dei dipendenti. “Sono state definite regole del gioco chiare, un elemento di cambiamento importante per noi è stato quello dell’introduzione di una verifica su tutti i livelli non apicali dopo 8 anni di permanenza nello stesso senza aver avuto nessun tipo di riconoscimento economico”.
SMART WORKING PRIMA E DOPO IL COVID: TRAPPOLE E OPPORTUNITÀ DEL MONDO CHE VERRÀ.
Di Arianna Lana, Roma 17/09/2021
A più di un anno e mezzo da inizio pandemia, possiamo azzardare che il Covid sia stato allo Smart Working così come le due guerre mondiali stettero all’innesto accelerato della presenza femminile nel mondo del lavoro: una rivoluzione difficilmente ipotizzabile in così breve tempo, salvo appunto un evento esterno, potente, prolungato e imprevedibile.
Da uno scenario negativo (guerra/pandemia) a uno scenario positivo (emancipazione sociale/worklife balance), ieri come oggi.
O almeno si spera.
La prima buona notizia è senz’altro quella che noi non siamo in guerra; la seconda, invece, è che la contrattazione sindacale è molto più forte oggi di allora e, di conseguenza, stiamo assistendo a un processo, lento ma inarrestabile, in cui lo Smart Working verrà via via sempre più adeguatamente disciplinato, normato e valorizzato.
Premesso ciò, il dibattito è in fieri e le tifoserie dei pro e dei contro sembrano ancora contrapposte: se innegabili sono alcuni benefici di questa nuova modalità di lavoro (ad es. in tema di work life balance), altrettanto macroscopiche lo sono anche alcune criticità, sia sociali che lavorative.
Proviamo a stilare un elenco di alcuni fra quelli che possono essere considerati i lati positivi e i lati negativi dello SW, sia per il singolo lavoratore che per la società tutta:
Vantaggi dello SW per gli smart workers e per la società:
- Risparmio tempo/costi/energia psicofisica del tragitto casa/lavoro
- Benefici di work-life balance
- Riduzione del traffico e dell’inquinamento
- Ripopolamento dei piccoli centri/borghi d’Italia
Svantaggi dello SW per gli smart workers e per la società:
- Mancata tutela del diritto alla disconnessione (tecnostress, perdita del confine sano e necessario tra contesto lavorativo e vita privata)
- Inadeguatezza dell’ambiente domestico (dalla logistica ai conflitti familiari etc)
- Perdita economica (es. no buoni pasto, spese utenze domestiche, cancelleria, seduta ergonomica etc)
- Sottostima delle implicazioni sanitarie (attrezzature domestiche inadeguate e conseguenti danni posturali etc)
- Alienazione sociale
- Penalizzazione/rallentamento del processo di condivisione/travaso delle competenze fra colleghi sul luogo di lavoro (vedi per es. affiancamento, training on the job etc): questo mancato processo naturale di una più agevole condivisione dell’esperienza nella modalità di lavoro in presenza si ripercuote ovviamente anche sull’azienda stessa.
Ora che abbiamo buttato giù una lista approssimativa, prima di procedere ulteriormente nell’analisi facciamo un piccolo passo indietro: qualcuno si ricorda di cosa fosse lo Smart Working in Italia prima del Covid?
Ecco, in poche parole potremmo dire che lo SW non fosse considerato né come un “premio alle mamme” e né come un premio ai fannulloni, così come talvolta una errata vulgata popolare sembra invece tendere a semplificare.
Stando agli approfondimenti dell’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano, in estrema sintesi, il lavoro agile ante Covid era già diffuso in Italia prevalentemente in aziende private del Nord (anche se non solo) e i fruitori erano a maggioranza uomini: le aziende che lo sperimentavano avevano visto calare le assenze e aumentare la produttività.
A seconda della dimensione aziendale, di volta in volta saranno ovviamente più o meno significativi anche i risparmi legati alle voci di spesa attinenti alla gestione degli immobili (utenze, pulizia, affitti più contenuti per scelta di cubature minori etc).
Quanto sopra è per rimarcare come siano state alcune aziende, in primis, a desiderare che i dipendenti, compatibilmente con l’organizzazione aziendale, virassero o virino sullo smart working.
Con queste premesse, laddove lo SW sia funzionale sia all’azienda che ai lavoratori, la contropartita in termini di benefici deve essere necessariamente positiva per entrambe le parti.
Nelle leggi nazionali e comunitarie, così come nella contrattazione sindacale di primo e secondo livello, già da alcuni anni si è iniziata a scrivere una parziale normativa in tema di SW, tuttora in progress, che andrà sempre più definendosi in un unico corpus, racchiudendo tutte le buone prassi all’interno di un’unica legge nazionale o nei vari CCNL, per demandare alla negoziazione di secondo livello la sola definizione di ulteriori elementi di valore legati alle specificità aziendali.
In attesa che questo processo si compia, se dovessimo provare a fissare alcune e solo alcune fra le priorità negoziali, probabilmente sarebbero le seguenti:
- Diritto alla disconnessione (già nell’ultimo CCNL Abi e in importanti accordi di settore, nonché nella Risoluzione del 21 gennaio del Parlamento Europeo e nella Legge 61/2021 di conversione del decreto-legge n. 30 del 2021): la difficoltà maggiore è quella di riuscire a metterlo effettivamente in pratica, in quanto, onde evitare che si corra il rischio, tra gli altri, del concretizzarsi di una sorta di reperibilità non retribuita H24, occorre prima di tutto che avvenga un cambiamento culturale. È più che mai urgente e necessaria la presa d’atto che il saper porre un confine tra vita privata e vita lavorativa sia un elemento basilare e indispensabile al fine di tutelare la salute delle persone, nonché indirettamente la stessa produttività aziendale. Come focus di dettaglio, si segnala tra le buone prassi il Nuovo protocollo di intenti sulle misure di contrasto e di contenimento della diffusione del covid 19 nel gruppo CDP del 29 luglio 2020: “(…) fuori dall’orario di lavoro, nei casi di legittimi titoli di assenza nonché durante le previste pause giornaliere (…) Il dipendente potrà disattivare i propri dispositivi di connessione evitando, così, la ricezione di comunicazioni aziendali. L’eventuale ricezione di comunicazioni aziendali non vincola il dipendente ad attivarsi prima della prevista ripresa dell’attività lavorativa(…)”; si segnala anche l’accordo siglato in Poste Italiane il 18 dicembre del 2020, (…) “Verrà favorita la diffusione di buone prassi di comportamento come, a mero titolo esemplificativo, la pianificazione delle riunioni all’interno del normale orario di lavoro e, di norma, con congruo preavviso, l’utilizzo dell’opzione di “ritardato recapito” nell’invio delle email aziendali (…)”. Dello stesso tenore è anche il più recente accordo siglato nel Gruppo Generali il 27 luglio scorso.
- Buono pasto: deve diventare esigibile per tutti (al momento lo è soltanto in quei casi in cui sia previsto negli accordi di secondo livello), altrimenti si traduce in una perdita economica secca per i lavoratori.
- Rimborso rete internet/altre utenze domestiche/cancelleria/dotazione tecnologica ed ergonomica etc: esistono previsioni di rimborso di rete internet domestica in alcuni accordi aziendali, esiste l’esperienza olandese di indennizzo ai dipendenti pubblici in Smart, in Italia con il decreto Sostegni è stato confermato fino alla fine del 2021 il bonus spese da 516 euro (fringe benefit) ai dipendenti utilizzabile anche per lo SW (es. spese sostenute per allestire l’ufficio in casa), esistono inoltre alcuni accordi aziendali che prevedono la fornitura, fra le altre, di seduta ergonomica e schermo adeguato (vedi ad es. l’accordo di Prometeon Tyre siglato a dicembre 2020).
Una menzione speciale la merita però l’accordo “Next Normal” del Gruppo Generali di luglio scorso, dove viene prevista “a decorrere dall’1 gennaio 2022, una indennità forfettaria annuale di euro 300 lordi; Inoltre, con la mensilità di settembre 2021 (…) un contributo una tantum di euro 500 lordi a titolo di ristoro per le spese sostenute nel 2021 nonché di contributo per l‘organizzazione della postazione di lavoro”.
Per ragioni di brevità, tralasciamo ulteriori analisi su altri aspetti quali riconoscimento degli straordinari, frazionabilità oraria, tutela dell’esercizio dei diritti sindacali (diritto assembleare e bacheca sindacale elettronica), tetto massimo di giornate mensili, ubicazione in luoghi diversi dal proprio domicilio, possibilità di svolgere alcune giornate in smart anche per chi fruisca del telelavoro e previsione dell’utilizzo dello SW come una delle modalità di gestione logistica del personale in caso di riorganizzazione aziendale (su quest’ultimo aspetto si veda ad es. Accordo UBI del 31/08/2018, art. 2 comma 3).
In sintesi, al momento l’analisi sembra essere semplice e oggettiva: laddove ci sia il Sindacato, lo SW si sta consolidando come un’opportunità e non come una “trappola”.
Laddove invece non ci sia il Sindacato (o dove il suo ruolo sia molto distante da quello a cui siamo abituati noi), si finisce per ascoltare proposte aziendali che parlano di decurtazioni salariali (e non di aumenti) tarate in base ai luoghi di residenza dei dipendenti (vedi Google, per esempio), oppure altre che ipotizzano di parametrare sempre più la retribuzione standard (e quindi non solo quella variabile collegata ai sistemi incentivanti) al raggiungimento di obiettivi prefissati, con il rischio evidente di ulteriori decurtazioni salariali (basta solo fissare obiettivi difficilmente raggiungibili), oltre a snaturare completamente il concetto di lavoro subordinato così come l’abbiamo inteso finora.
Molto sarebbe da dire anche riguardo alle diverse modalità di svolgimento del lavoro da remoto, affinché quest’ultimo diventi davvero smart e non soltanto “a domicilio” ma, per ragioni di brevità, rimandiamo necessariamente queste analisi a un’altra occasione.
INTERVISTA A MICHELE SCHIAVONE – SEGRETARIO RESPONSABILE UILCA DELLA BANCA POPOLARE DI SONDRIO
Di Siria Boccalini – 28/07/2021
La Banca Popolare di Sondrio sta vivendo un anno fondamentale per il suo percorso
identitario e storico. Entro il 31 dicembre, per sentenza del Consiglio di Stato, dovrà
affrontare la trasformazione in SpA, che ne cambierà la natura e potrebbe modificarne i
confini. Nata circa un secolo e mezzo fa come realtà del territorio, con oltre 160.000 soci, la
banca sta per uscire dai suoi perimetri e dalle sue tradizioni in un momento particolarmente
caldo per il nostro settore, interessato da progetti di consolidamento e ipotesi di
aggregazione tra diverse realtà. Gli ultimi mesi, sia per questo processo ormai avviato, che
per l’emergenza Covid-19, sono stati impegnativi per i colleghi e per il sindacato. Ne
parliamo con il Segretario Responsabile del Coordinamento UILCA Michele Schiavone.
Michele, la vostra banca sta prendendo una strada che in qualche modo ne potrebbe
cambiare la natura e i confini. Ha iniziato questo percorso in un periodo già
complicato, quello della pandemia da Covid-19. Come sono andati questi mesi per i
dipendenti e per i rappresentanti sindacali?
L’impegno dei dipendenti in questo periodo di Covid è stato encomiabile: i servizi offerti alla
clientela sono stati garantiti in maniera efficace e puntuale.
Il sindacato con la sua presenza sul territorio ha garantito il rispetto dei protocolli sottoscritti
con Governo e datori di lavoro (ABI) in tema di salute e sicurezza.
Inoltre, è stata avviata un’importante interlocuzione con la banca per dotare i lavoratori di
strumenti atti alla difesa della propria integrità fisica (mascherine, prodotti di sanificazione,
plexiglas).
Abbiamo riscontrato da parte aziendale estrema attenzione al tema della tutela della salute
dei lavoratori. Elemento distintivo che il sindacato ed in particolare la UILCA ha manifestato
è stato il confronto costante e dialettico con l’azienda, tenendo ben presente il principio della
tutela e garanzia dei diritti dei lavoratori.
Anche quest’anno, nonostante il periodo difficile legato alla pandemia da Covid-19, le
Segreterie di Coordinamento sono riuscite a chiudere un importante accordo sul VAP.
Cosa è stato ottenuto?
L’accordo sottoscritto segue la linea tracciata negli anni passati: se il RORAC (indice di
riferimento industriale ) o le commissioni nette al 31/12/2021 risultano positivi rispetto
all’anno precedente, si beneficia del VAP. Quindi il premio aziendale di produttività 2021 sarà
erogato al raggiungimento almeno di uno dei due obiettivi di redditività / produttività: un
valore del RORAC aziendale al 31/12/2021 maggiore rispetto al medesimo indice riferito al
31/12/2020; le commissioni nette aziendali al 31/12/2021 incrementate rispetto al medesimo
dato al 31/12/2020.
La variabilità dei parametri è suscettibile di incertezza a causa del contesto macroeconomico
legato al perdurare dell’emergenza sanitaria. Anche se gli obiettivi sono sfidanti, si ritiene
che la professionalità e l’abnegazione dei lavoratori possano portare al raggiungimento del
risultato. Spetterà poi al sindacato ed in particolare alla UILCA tradurre questo impegno in
una contropartita economica per le tasche dei lavoratori.
Quali sono i prossimi obiettivi del sindacato?
La trasformazione della banca in SpA entro il 2021, come da sentenza del Consiglio di
Stato, e di conseguenza la sua contendibilità sul mercato porranno sul tappeto una serie di
problemi legati al ruolo ed alle mansioni dei lavoratori in un contesto di forti trasformazioni,
dove la componente digitale la farà da padrona. La UILCA in questo contesto porrà al
centro di tutto la “persona” e la sua dignità, la qualità e stabilità del lavoro. Nel contempo,
bisogna partire dalle competenze e dalla professionalizzazione delle persone, solo così sarà
possibile ottenere un’occupazione di qualità che possa valorizzare le risorse. Un altro tema
di rilievo che il sindacato porrà con forza nelle sedi opportune è la partecipazione delle
donne nei gruppi di lavoro e negli organismi decisionali: riteniamo infatti che la presenza
femminile nelle strutture apicali faciliti il raggiungimento di risultati più performanti.
I temi trattati potrebbero essere sviluppati con altre considerazioni e approfondimenti, ma
questo comporterebbe la necessità di spazi e tempi diversi. Chiudo con una citazione di
CHARLES DARWIN, che ritengo possa indicare l’approccio corretto alle evoluzioni che
dovremo gestire e affrontare: “Non sono i più forti che sopravvivono,ma quelli che sanno
adattarsi al cambiamento “.
Ringrazio Michele Schiavone per la disponibilità e gli auguro buon lavoro
nell’affrontare le sfide future che coinvolgeranno la banca, il sindacato e l’intero
settore.

ATTIVO UNITARIO CONFEDERALE. L’INTERVENTO DI ALESSANDRA PICCOLI: “IL VOLTO UMANO DEL BANCARIO”.

di Antonio Cona – Roma, 23 Luglio 2021
Nella giornata di ieri, si è svolto a Roma, in via Napoli 36, nella Sala delle Carte Geografiche, l’Attivo Unitario delle delegate e dei delegati di CGIL, CISL e UIL di Roma e del Lazio, per uno sviluppo e un lavoro di qualità nel Lazio.
Il tavolo di confronto si è concentrato sui principali temi quali sviluppo, lavoro e Pnrr, per programmare il futuro nella sua interezza.
Il dibattito, aperto da Alberto Civica, Segretario Generale della UIL di Roma e del Lazio, ha visto una grande partecipazione, sia tra i presenti in sala che da remoto.
E’ stata Alessandra Piccoli, Tesoriere della Uilca di Roma e del Lazio, ad intervenire per la nostra intera categoria, rappresentando “il volto umano del bancario”.
“I bancari svolgono un lavoro pubblico essenziale e durante tutto il periodo pandemico sono stati in prima linea per aiutare i cittadini in un momento difficile. I colleghi hanno affrontato grandi difficoltà sopperendo con il loro lavoro a carenze di organico, organizzative e strutturali, mettendoci la faccia con spirito di sacrificio e senso di abnegazione. – ha dichiarato, durante il suo intervento – Subiscono ogni giorno pressioni commerciali che inevitabilmente si riverberano sui clienti, la mobilità territoriale è la norma nella nostra categoria”.
L’abbiamo incontrata a chiusura lavori, per raccogliere le sue prime riflessioni.
Alessandra, con il tuo intervento hai dato voce all’intera categoria. Che tipo di messaggio hai voluto lanciare?
Erano presenti tante categorie, volevo far capire che siamo tutti sulla stessa barca. I nostri colleghi hanno fatto un lavoro straordinario come in occasione dei cd. “finanziamenti Covid” tanto per citare un episodio specifico: una mattina improvvisamente sembrava che le banche regalassero soldi quando ancora si doveva mettere a terra tutto l’impianto. I colleghi della rete hanno fronteggiato tutto questo comprendendo nel contempo la frustrazione di persone disperate per l’improvvisa chiusura delle loro attività. Le Banche non si sono fermate durante la pandemia hanno comunque proseguito nella realizzazione dei Piani Industriali, sono state fatte operazioni straordinarie, ristrutturazioni, esternalizzazioni.
Le banche nazionali continuano a chiudere sportelli e a puntare sui grandi clienti. Chi sarà più penalizzato da queste scelte?
Certamente la desertificazione degli sportelli colpisce soprattutto i piccoli centri e a pagarne le spese sono soprattutto gli anziani e coloro che non hanno la possibilità di risolvere tutto con una app. La nostra regione è troppo a nord per essere a sud e troppo a sud per essere nord, e paga questo con chiusure ad ogni operazione straordinaria. Attenzione, la pandemia ha dato la possibilità a molti di noi di lavorare da casa e per farlo, soprattutto le donne, sono disposte a lavorare molto di più di quello che fanno già, magari per avere un giorno in meno di “rientro”, ma alla lunga, dobbiamo riflettere, dove ci porterà tutto questo?
Nel tuo intervento hai voluto sottolineare la centralità del sistema bancario nella ripartenza. Da dove bisogna ricominciare ed in che modo è possibile spingere l’economia nel post pandemia?
Occorre, innanzitutto, avere una visione di lungo periodo, la classe politica deve essere responsabile ed evitare gli spot da social. Occorre riscoprire assolutamente il valore della solidarietà, perchè siamo tutti collegati, tutti nello stesso calderone. Durante il periodo buio, qualora ce ne fosse stato bisogno, abbiamo riscoperto l’importanza della famiglia, che è il vero stato sociale. Il PNRR potrà essere una grande occasione e le banche saranno essenziali in questo processo. Ognuno di noi giocherà un piccolo ruolo in questo immane gioco: ogni persona è fondamentale ed è importante che si diffondano i valori che sono alla base del nostro essere sindacalisti, uno per tutti la valorizzazione del lavoro, senza il quale non può esserci dignità.
Ringraziamo Alessandra Piccoli per il suo prezioso contributo.

GRUPPO UNICREDIT: INTERVISTA AI COORDINATORI TERRITORIALI DEL LAZIO
Di Raffaele Italiano – Roma 22 Luglio 2021
Uno dei quadri storici del gruppo UniCredit, Marco Russo, non è più in servizio attivo dal 1° luglio, avendo aderito all’esodo volontario incentivato derivante dallo specifico accordo sindacale firmato dalle OO.SS. del Gruppo Unicredit. La squadra dei Coordinatori Territoriali UILCA del Lazio del Gruppo UniCredit si è rinnovata, con l’ingresso di Cesare Francini (componente del gruppo Progetto Futuro), che va ad affiancare due quadri storici come Massimo Alfieri ed Elena Austini, che riveste anche il ruolo di Portavoce.
Abbiamo incontrato i CT UniCredit e posto loro alcune domande:
Elena, Unicredit è uno dei principali gruppi finanziari europei, la seconda banca in Italia nonché storicamente la banca leader nel Lazio, quale è il suo “stato di salute”?
Unicredit è una banca solida ed importante nel panorama italiano ed europeo.
Nel Lazio, grazie alla confluenza di diverse entità bancarie, è stata leader e, forse, lo è tutt’ora ma, per quanto ancora?
Un recente lavoro della Uilca, svolto dal Dipartimento NTS (cfr Nuove Tecnologie e Statistiche) Lazio evidenzia un depauperamento, un vero e proprio impoverimento, del nostro territorio che addirittura raggiunge una percentuale molto alta rispetto a quella nazionale.
Si sono chiusi sportelli bancari, perdendo così tantissimi posti di lavoro e creando altresì difficoltà alla comunità intera (si pensi ai paesini ove, ora, l’agenzia più vicina è magari a circa 30/50 Km!); gli esodi hanno portato ad una carenza di personale in rete non più ammissibile, visto anche che le lavoratrici e i lavoratori non hanno a loro supporto neppure sistemi informatici atti a snellire e migliorare il lavoro stesso.
In antitesi a tutto ciò si riscontra una notevole crescita, nel Lazio, sia su depositi che su impieghi, considerato il periodo che stiamo vivendo (carenza di organici, difficoltà procedurali e purtroppo aumento dei provvedimenti disciplinari).
L’esperienza mi insegna, e ne sono convinta, che grazie alla dedizione di tutti riusciremo a migliorare il nostro luogo di lavoro, a rafforzare il Gruppo e a far tornare Unicredit al ruolo che aveva storicamente quale Banca fondamentale per il Paese tutto e per il Lazio in primis, soprattutto ora che il nuovo AD vuole dare nuova dignità e nuovo valore al territorio, riportando il “perimetro Italia” ad essere il punto cardine.

Massimo, che impatto ha avuto nel gruppo e nel Lazio il passaggio dall’era Mustier alla gestione Orcel?
Allo stato attuale l’impatto della gestione Orcel sul territorio è ancora neutro. Infatti il nuovo AD non ha ancora varato un piano di riorganizzazione e la sua presenza tra i lavoratori ed i clienti si limita a dichiarazioni di intenti. Dichiarazioni importanti, per carità, alcune anche molto vincolanti se pensiamo alla recente gestione del personale, però non mi sento di sbilanciarmi e penso sia il caso di dare un giudizio compiuto solo quando avremo qualche dato di fatto in più.
Ad oggi l’unica decisione ufficiale riguarda la nuova perimetrazione del gruppo Unicredit con la struttura di Unicredit Italia, con una sua autonomia gestionale e con a capo Niccolò Ubertalli. Anche quest’ultimo recentemente ha rilasciato dichiarazioni importanti ai sindacati circa l’esigenza di “rimpolpare la rete” e di limitare la caccia alle streghe verso i colleghi che sbagliano in buona fede. Tutte dichiarazioni che accettiamo di buon grado, e ci mancherebbe altrimenti, ma che vogliamo vedere scaricate a terra. Abbiamo un vissuto doloroso di tanti manager che hanno rilasciato dichiarazioni in pompa magna ma che poi, nei fatti, sono rimaste lettere morte. Non dico che accadrà nuovamente, anzi spero vivamente di no, ma ora è d’obbligo la prudenza nel concedere la fiducia.

Cesare, che tipo di contributo pensi di poter fornire come Coordinatore Territoriale?
Essendo un ruolo che ho avuto modo di ricoprire anni fa in Lombardia, posso dire di conoscere le dinamiche intersindacali e la necessità di essere efficaci nella sintesi unitaria (cosa assai impegnativa), per rappresentare al meglio tutte le istanze delle lavoratrici e dei lavoratori, in stretto raccordo con le RSA del territorio (Unicredit si è organizzata in sette cosiddette “Region” commerciali e quella di nostra competenza, la Region Centro Italia, comprende le regioni Lazio, Abruzzo, Molise e Sardegna).
Personalmente cercherò di mettermi a disposizione con un forte spirito di squadra collaborativo, che ritengo sia l’unico modo di affrontare le prossime sfide sindacali del nostro Gruppo Bancario e della nostra categoria. Sono certo che in UILCA queste caratteristiche siano elementi di valore assoluto!

Elena, Massimo e Cesare, ognuno di voi proviene da una esperienza diversa, come è l’affiatamento tra voi e nella Uilca UniCredit di Roma e del Lazio?
Elena: Amo particolarmente la società dei lupi. I lupi vivono in connessione tra loro formando così il branco. Giocano, si aiutano, si confortano. Ognuno di loro ha un ruolo che svolge al meglio delle sue possibilità per la sua sopravvivenza ma, soprattutto per la sopravvivenza del branco. Ogni lupo infatti sa bene che non può esistere senza branco e il branco sa bene che non può esistere senza ogni singolo lupo. Questi siamo noi, questa sono io.
Massimo: L’affiatamento c’è eccome! Sia con Elena che con Cesare abbiamo iniziato a lavorare in sintonia sin dal primo giorno. Questo accade facilmente qui in Uilca, perchè tutti noi sappiamo perfettamente che il nostro è un sindacato che valorizza le differenze, in quanto composto da dirigenti che provengono dalle realtà più disparate. Ma questo non è un limite, tutt’altro. Da sempre, in Uilca, le differenze sono un sinonimo di ricchezza, e per farle fruttare bisogna semplicemente utilizzare umiltà ed intelligenza. Tutto ciò Elena, Cesare ed io lo abbiamo capito da molto tempo e ci regoliamo di conseguenza.
Cesare: Si dice che “il buongiorno si vede dal mattino”!
Con Elena e Massimo si è instaurato un rapporto di leale e fattiva collaborazione, nell’unico interesse di chi rappresentiamo e della nostra Organizzazione. Dato che, la Rappresentanza da un lato e la fiducia delle figure di sintesi in UILCA dall’altro sono la faccia della stessa medaglia, valorizzare le competenze di ciascuno/a al servizio di un obiettivo comune è la chiave per agire efficacemente e direi pure degnamente il nostro ruolo sindacale.
Ringraziamo e auguriamo buon lavoro ad Elena, Massimo e Cesare. A lui, in particolare, un in bocca al lupo per il nuovo incarico da tutti noi di Progetto Futuro.
INTERVISTA AD ANDREA D’ORAZIO – SEGRETARIO RESPONSABILE UILCA DEL GRUPPO BNL/BNP PARIBAS

di Donatella Piccigallo – Roma, 16 Luglio 2021
Nei giorni scorsi, e come riportato da diversi organi di stampa, i sindacati, presenti in Banca Nazionale del Lavoro, hanno dato il via ad una serie di iniziative volte ad opporsi alle sempre più insistenti “voci, non smentite dall’azienda, di cessione di alcuni rami d’azienda e della vendita del pacchetto azionario, pari all’80% del capitale, detenuto in Axepta. Un piano che, se confermato, porterebbe all’uscita di 900 lavoratori dal perimetro del gruppo”.
Il clima di incertezza generato dalla modalità di gestione della situazione adottato dall’azienda, impone una riflessione relativa agli impatti prodotti da scelte di questo tipo.
Ne parliamo con Andrea D’Orazio, Segretario Responsabile UILCA del GRUPPO BNL/BNP PARIBAS.
Andrea, la BNL è uno dei principali gruppi bancari italiani con sede legale a Roma. Quale è lo stato della sua rete commerciale?
Si, BNL Gruppo BNP Paribas, con oltre 100 anni di storia, è uno dei principali gruppi bancari italiani. Fondata come Istituto di Credito per la Cooperazione, nel 1992, da Banca di diritto pubblico controllata dal Ministero del Tesoro, è stata trasformata in SpA. Dal 2006 la Banca fa parte del Gruppo BNP Paribas, uno dei leader mondiali nei servizi bancari e finanziari con più di 200.000 dipendenti in tutto il mondo.
Ed è proprio da qui che inizia il cambio di focus. Dal 2006 siamo sostanzialmente diventati una filiale estera, che punta prioritariamente ad un maggiore efficientamento ed aumento della produttività, in una situazione di contesto in cui gli Istituti di Credito fanno utili con il margine commissionale e con la razionalizzazione dei costi.
Ad oggi la rete commerciale conta 700 agenzie, ma ci sarà probabilmente un importante ridimensionamento, infatti il trend seguito è quello di rafforzare la gestione digitale dei servizi di vendita a discapito della Rete fisica.
La clientela massmarket, che non ha prodotti di investimento ma per lo più prodotti bancari tradizionali (C/C, prestiti personali, etc.) verrà gestita per lo più da remoto, con colleghi che verranno occupati in attività di lavoro a distanza ed in cuffia, con una riduzione rilevante della presenza fisica nelle agenzie.
Ci saranno canoni a basso costo o gratuiti per la gestione da remoto, canoni a pagamento per la gestione in presenza. Nel tempo questo sarà un aspetto comune a tutto il settore. Vedremo sempre meno agenzie e sempre più colleghi che gestiranno i clienti da remoto.
Il 13 Luglio 2021 si è svolto il presidio sindacale unitario sotto la sede della Direzione Generale della Bnl di Roma, per protestare contro la vendita di Axepta e contro le cessioni e le esternalizzazioni che il Gruppo intende effettuare. Cosa sta succedendo?
Il Gruppo, con un accordo firmato ai primi luglio, ha venduto a Worldline, il gruppo francese dei pagamenti digitali, l’80% di Axepta Italia (oltre che 100 dipendenti). In pratica è stata ceduta una fetta importante del mercato dei POS ad una società francese, che entrerà in competizione nel nostro Paese con Nexi, gruppo finanziario leader nei pagamenti digitali.
Le voci non smentite dal top management circa l’esternalizzazione di una parte dell’IT e di una fetta importante degli APAC (struttura che gestisce le operazioni di back office), comporteranno nelle intenzioni dell’Azienda un’importante riduzione degli organici oltre all’estromissione dal Gruppo di tanti colleghi e quadri sindacali che hanno contribuito in questi anni alla gestione di importanti attività operative tradizionali.
Purtroppo il mondo del credito continua a perdere numeri e colleghi, espellendo lavoratrici, lavoratori e fiumi di competenze.
La protesta dovrà diventare azione e porre una forte contrapposizione ad una modalità aziendale che sacrifica le lavoratrici e i lavoratori pur di “guadagnare di più”. Che impatto credi possa avere a livello settoriale questa situazione.
Diciamo che è un trend che avrà impatti importanti a diversi livelli. Le banche, per mantenere alti livelli di redditività, taglieranno sempre più il costo del lavoro. Si sta perdendo completamente il senso di comunità e solidarietà aziendale, a favore di logiche dove l’efficienza ed efficacia, prevalgono anche sul rispetto delle persone e della loro storia. L’attenzione esasperata al margine commissionale, essendo i tassi d’interesse prossimi allo zero da anni, mortificano le competenze e trasformano i colleghi in venditori a tutti i costi, asfissiati sempre più da budget irraggiungibili e da pressioni commerciali indebite.
La spinta verso la digitalizzazione, la robotica, l’intelligenza artificiale, provocherà una forte contrazione degli organici diminuendo il numero delle persone occupate nel settore.
Sindacalmente parlando l’impatto potrebbe essere serio.
Ringraziamo Andrea D’Orazio per la sua visione lucida e molto chiara della preoccupante situazione Gruppo BNL/BNP Paribas.
GRUPPO GENERALI: SOTTOSCRITTA L’IPOTESI DI RINNOVO CIA
Roma, 14/07/2021
In data 08/07/2021 è stata sottoscritta l’ipotesi di rinnovo del Contratto Integrativo Aziendale (Cia) del Gruppo Generali, a quattro anni dalla scadenza e nonostante la pandemia dovuta al Covid-19 con la conseguente crisi sanitaria, sociale ed economica.
“L’intesa raggiunta consente di tutelare i diritti di lavoratrici e lavoratori: apre le porte al rinnovo dell’accordo sulle tutele occupazionali, unico nel suo genere, e dell’accordo sullo smart working”, commenta soddisfatto Emanuele Bertolucci, Segretario Responsabile Uilca Gruppo Generali. “Inoltre consente di procedere velocemente verso la predisposizione della piattaforma per il rinnovo del CCNL. I contenuti del Contratto Integrativo Aziendale rivestono un grande valore soprattutto per aver sancito il diritto, di fatto negato dal CCNL, di negoziare e avere un premio variabile contrattualizzato per i colleghi addetti alla produzione”.
Questi in breve i punti dell’ipotesi di rinnovo siglata:
aumento di 90 euro per il premio rendimento variabile amministrativi; introduzione del nuovo premio rendimento variabile per gli addetti alla produzione (Op) di 300 euro, senza divisione per livello; una tantum complessiva pari a 950 euro; una tantum per gli Op pari a 250 euro; una tantum ex terza parte come da riparametrazione più un importo di 200 euro flat; contributo welfare di 150 euro amministrativi e Op e di 100 euro ex terze parti; incremento dello 0,5 quota azienda per la previdenza; sostanziale tenuta delle condizioni contrattuali attuali su previdenza e assistenza. Infine sarà estesa anche a Welion una parte delle coperture previste dalla polizza sanitaria.
INTERVISTA A MARCO AVERSA, NEO ELETTO SEGRETARIO GENERALE AGGIUNTO UILCA DEL GRUPPO BPER

Di Donatella Piccigallo – Roma, 24 Giugno 2021
Ieri, durante il Consiglio Nazionale Bper, Marco Aversa è stato eletto Segretario Generale Aggiunto del gruppo Bper.
Lo abbiamo incontrato per raccogliere le sue prime dichiarazioni dopo la nomina.
Marco, intanto congratulazioni per il tuo nuovo incarico! Come cambierà il tuo contributo da ex Segretario Responsabile del Coordinamento Unipol a Segretario Generale Aggiunto del gruppo Bper?
Questa nomina non cambierà il mio contributo, semmai lo rafforzerà in termini di impegno, sempre totalitario e finalizzato al bene dei lavoratori e dell’Organizzazione.
Quali sono gli obiettivi che ti sei prefissato in questa nuova veste?
L’obiettivo principale è sicuramente quello di far crescere l’Organizzazione nel gruppo Bper.
Qual è la squadra che la Bper metterà in campo nella regione Lazio?
Al mio fianco ci sarà sempre Alessandra Piccoli, per la quale nutro grande stima, poi Claudio Migliorini, mio indispensabile compagno di avventure, e tutti gli altri quadri sindacali, in sinergia con la segreteria regionale.
L’emergenza sanitaria, legata alla diffusione del virus SARS CoV-2, ha impattato su tutte le attività quotidiane. Come si è trasformato il sindacato con la pandemia?
A mio avviso, il sindacato esce rafforzato da questa situazione. Sono stati mesi molto importanti ed intensi, in cui l’obiettivo primario era principalmente la tutela, sia del lavoro che della salute dei lavoratori. E l’impegno profuso da parte dell’Organizzazione è stato concreto e tangibile.
Perchè è importante essere un Sindacato Confederale? Come lo declinerai in Bper?
Appartenere ad un sindacato confederale vuol dire esserci, ed avere un obiettivo comune.
Essere presenti sia nei tavoli di governo, che nella collettività e lavorare uniti per la tutela dei più deboli sono requisiti indispensabili per chi rappresenta i lavoratori. Tutti.
Ringraziamo ancora Marco Aversa per aver voluto condividere con noi i suoi primi momenti da Segretario Generale Aggiunto del Gruppo Bper.
A lui il nostro in bocca al lupo per il nuovo incarico.
CDP IMMOBILIARE SRL – FIRMATO ACCORDO VAP 2020
“Lo scorso anno, in occasione della sottoscrizione dell’Accordo per il Premio Aziendale 2019, avevamo concordato con l’Azienda la possibilità di rivedere gli importi sulla base degli obiettivi e dei risultati che sarebbero stati raggiunti nel 2020 e così è stato.” Questo quanto dichiarato da Antonella Maselli, RSA Uilca CDP Immobiliare.
“Ciò che abbiamo portato all’attenzione dell’Azienda, oltre al superamento degli obiettivi fissati dal CdA, è stato lo spirito di collaborazione e di adattamento dimostrato da tutto il personale che non ha mai creato difficoltà operative, pur nell’emergenza della pandemia COVID.
L’Azienda ha favorevolmente recepito la nostra richiesta ed ha accettato di incrementare il VAP 2020 sulla base di coefficienti che sono stati concordati a seguito di una trattativa protrattasi per diversi giorni che ha poi portato all’accordo sottoscritto.
Si evidenzia l’impegno profuso dalle RSA in particolare nei confronti delle aree professionali, per le quali l’incremento è stato maggiore (circa 500€) a parziale compensazione delle voci specifiche (banca ore/straordinari) che non sono state percepite durante il periodo di smart working emergenziale.”
ASSEMBLEA BANCA MPS IN REMOTO
“Il 9 e il 10 giugno si è tenuta l’Assemblea del personale di Banca MPS – per la prima volta in modalità da remoto su Roma e Provincia – organizzata dal primo tavolo sindacale composto da FABI, FIRST CISL, FISAC CGIL e UILCA.
L’assemblea ha registrato un’importante percentuale di adesione, contando sulla partecipazione di oltre 500 colleghi. L’interazione è stata intensa e vivace, con interventi diretti a voce e in chat, mediante domande, opinioni e segnalazioni.
Questo il commento di Siria Boccalini, Segretaria di Coordinamento UILCA Banca MPS.
“La nuova e sperimentale modalità di confronto sembra aver incentivato il coinvolgimento dei colleghi, risolvendo probabilmente le difficoltà logistiche che a volte ostacolano la partecipazione in presenza di molti di loro.
Tornare a confrontarci è stato fondamentale e il numero delle persone collegate ci ha confermato che si sentiva forte l’esigenza di incontrarci e ripartire il prima possibile con un dialogo collettivo.
Come Sindacato di Roma e Provincia, appena l’Azienda ha fornito la piattaforma informatica, abbiamo scelto di chiamare i lavoratori al confronto in Assemblea, pur non avendo mai perso in questi mesi il contatto con il territorio.
Ritengo – continua Siria Boccalini – che questa esperienza dimostri quanto la pandemia e il ricorso allo smartworking abbiano sdoganato e normalizzato il dialogo da remoto, che non può e non deve sostituire l’incontro in presenza, fondamentale per mantenere un contatto umano e diretto con i colleghi, ma potrebbe forse persistere come strumento complementare per superare le distanze fisiche e i problemi organizzativi, incentivando l’inclusione di un numero maggiore di lavoratori.”
BANCA UBAE: SIGLATO L’ACCORDO!
In data 10/6/2021, dopo una lunga e serrata trattativa, alla presenza dei vertici aziendali e delle rappresentanze sindacali aziendali e delle segreterie regionali di FABI, FIRST, FISAC, UILCA e UNISIN è stato siglato l’accordo sulla gestione delle uscite in Banca UBAE S.p.a.
L’impianto dell’accordo è stato approvato dalla quasi totalità dei lavoratori e garantisce la tenuta dei livelli occupazionali, prevedendo, nel contempo, l’accesso al Fondo di solidarietà di settore esclusivamente su base volontaria, con specifici incentivi economici (questi ultimi variabili a seconda delle specifiche casistiche).
Per prevenire il rischio di eventuali e future modifiche legislative dei requisiti pensionistici, sono state inserite delle apposite clausole di salvaguardia a tutela di tutti i lavoratori che transiteranno nel Fondo.
Formazione, assunzioni in prospettiva e momenti di verifica congiunta fra le parti sono ulteriori elementi di valore dell’accordo sottoscritto. Siamo riusciti a salvaguardare in uno scenario complesso la centralità della Persona sia sotto il profilo delle uscite volontarie, sia per la garanzia della tenuta dei livelli occupazionali per la durata del piano industriale.
AGOS: ACCORDI SU PREMIO DI RISULTATO ANNI 2020 E 2021
Sottoscritti con Agos, dopo una difficile trattativa, due importanti accordi sul premio di risultato anni 2020 e 2021.

AL VIA LA CAMPAGNA 730
Partita la campagna fiscale 730/2021 per le dichiarazioni dell’anno 2020. Per ogni informazione è possibile rivolgersi al Dipartimento Fiscale – CAF attraverso la mail: uilcaroma.caf@gmail.com. In alternativa è possibile contattare la segreteria regionale al nr. 0642012567 o 0642012215. Il servizio è disponibile online collegandosi al sito: www.cafuil.it oppure in presenza negli uffici di via Ferruccio 4b a Roma – nei giorni di lunedì e giovedì – previo appuntamento.

NUOVO SITO E NUOVA PAGINA FB
La Uilca di Roma e del Lazio rinnova i propri strumenti di comunicazione con la nuova pagina Facebook Uilca di Roma e Lazio e con il nuovo sito internet
Sono le due nuove iniziative del Progetto Futuro, il dipartimento che gestisce la comunicazione del Sindacato Territoriale di Roma e Lazio.
“La comunicazione, oggi più che mai, assume un ruolo fondamentale per raccontare chi siamo, chi vogliamo diventare, ma soprattutto chi rappresentiamo. Quello appena trascorso è stato un anno complicato. Gli strumenti di comunicazione, però, ci hanno consentito di rimanere in contatto. Ed è in questa ottica che continueremo a lavorare, con forza e passione, certi che le nostre “piazze virtuali” saranno utili strumenti anche quando la pandemia sarà un ricordo. Ringraziamo la Segreteria per la possibilità.” ha dichiarato la coordinatrice del Dipartimento, Donatella Piccigallo.
Unanime l’entusiasmo di tutto i membri del gruppo Progetto Futuro per questa nuova importante sfida!
IL NOSTRO PRIMO MAGGIO
il video realizzato dalla Uil di Roma e del Lazio in occasione della manifestazione per la festa dei Lavoratori tenutasi presso lo stabilimento Amazon di Passo Corese. Un momento di rivendicazione per le condizioni di lavoro degli occupati presso la grande multinazionale americana e per tutti i lavoratori d’italia e del mondo che lottano per i propri diritti.